"Jsw, la Regione si faccia sentire"

I sindacati chiedono a Giani di essere parte attiva nel confronto con azienda e Governo sul piano industriale

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Un ruolo attivo della Regione, a fianco dei sindacati, per sbloccare a Roma, a partire dall’incontro del 4 dicembre, lo stallo della vicenda Jsw Steel Italy. È la sintesi della videocall che si è tenuta ieri fra Fim, Fiom e Uilm con il presidente della Regione Eugenio Giani, il sottosegretario alla presidenza della giunta, Gianni Anselmi ed il consigliere politico Valerio Fabiani. "Alla Regione chiediamo di non subire passivamente le scelte del Governo ma di essere parte attiva e propositiva nella vertenza al fianco delle organizzazioni sindacali – ha detto Lorenzo Fusco segretario Uilm - insieme dobbiamo rivendicare il rispetto degli impegni presi dal Governo per Piombino. Non servono piccoli prestiti a fondo perduto, senza vincoli, ma occorre un ingresso importante tramite Invitalia o Cassa Depositi e Prestiti nel capitale sociale Jsw, con conseguente controllo dello Stato nel CdA. Il Commissario straordinario Nardi nella sua ultima relazione del 16 settembre ha dichiarato che, nel giro di poche settimane, il Governo ha confermato l’ingresso di Invitalia nell’azionariato di Jsw Steel con un apporto iniziale di 30 milioni. Sono passati oltre due mesi e siamo ancora ai nastri di partenza". "Abbiamo sollecitato la Regione a far si che il governo sciolga gli indugi – ha concluso Davide Romagnani segretario Fiom - e ponga la proprietà nelle condizioni di dover decidere del proprio futuro; che si favorisca l’ingresso della leva finanziaria dello Stato, anche in quota minoritaria ma con il relativo controllo e vincolata alla produzione di acciaio attraverso la realizzazione dei forni elettrici".

m. p.

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