La banda delle ’grandi firme’ fa il colpo anche all’Ornellaia

Rubate 1800 bottiglie. Tre persone fermate dai carabinieri

Capi di alta moda e fibbie per cinture griffate, ma anche vini di qualità come Ornellaia. Sono le merci trafugate da una banda che operava tra Piemonte e Toscana, fermata dai carabinieri del nucleo investigativo di Biella. Sei le persone denunciate (quattro albanesi, un italiano e un serbo bosniaco): a loro carico il gip ha imposto l’obbligo di dimora. Tutti sono residenti in Lombardia, tre risultano incensurati. L’operazione ‘Emporiò è stata illustrata, oggi, dal tenente colonnello Massimo Colazzo, comandante del nucleo investigativo di Biella. Quattro i colpi messi a segno per un bottino di oltre 500 mila euro. Quando i carabinieri li hanno fermati tre degli indagati erano in un hotel in Toscana pronti a mettere a segno un nuovo furto. Era un albanese, chiamato ‘lo ziò, a decidere dove colpire. Il primo furto a maggio 2021 al lanificio Piacenza di Pollone (Biella) dove la banda sarebbe poi tornata a ottobre e dove i video dei sistemi di videosorveglianza avevano permesso ai carabinieri di avviare l’indagine. Alla ‘banda delle grandi firmè è attribuito anche un furto alla celebre cantina Ornellaia a Bolgheri di 1.800 bottiglie di uno dei vini più prestigiosi. Un altro colpo alla Scarperia Dmc di Firenze, da cui i ladri portarono via fibbie per le cinture delle più importanti griffe. Falliti, invece, per motivi vari, i furti alla Quality di Cossato (Biella) e in una azienda tessile di Schio che lavora per i grandi marchi. I carabinieri sono riusciti a recuperare 170 vestiti.