"La foto è degli slavi fucilati Non degli italiani delle Foibe"

Il Partito Comunista interviene sull’iniziativa del Comune

A Cecina in occasione della Giornata del Ricordo delle vittime italiane sono state proiettate delle gigantografie in Piazza Guerrazzi.

"Una di queste fotografie – afferma una nota del partito Comunista della Bassa Val di Cecina – è tristemente nota per essere spesso stata utilizzata dalla propaganda neofascista come falso storico. Essa ritrae infatti un plotone di soldati italiani intenti a fucilare cinque civili sloveni pratica che, assieme allo stupro e alla mutilazione, era un metodo di governo molto comune utilizzato durante l’occupazione fascista della ormai ex-Jugoslavia".

"Non sono dunque ritratte le vittime dei titini – spiegano i rappresentanti del Partito Comunista – , ma alcuni contadini sloveni, fucilati da un plotone di soldati italiani, a Dane (oggi nel comune di Loska Dolina, alcune decine di chilometri a Sudest di Lubiana), il 31 luglio del 1942. Un’immagine che testimonia esattamente il contrario di quello che si vuole celebrare. Come Partito Comunista desideriamo dunque ricordare i martiri Franc Znidarsic, Janez Kranjc, Franc Skerbec, Feliks Znidarsic, Edvard Skerbec ritratti nel loro ultimo istante di vita e chiedere al Comune di Cecina l’immediata rimozione della fotografia, con pubblico comunicato di scuse, oppure, qualora fosse stata effettivamente proiettata per testimoniare anche le violenze fasciste, che venga opportunamente contestualizzata con chiarimenti alla cittadinanza".