La Geo Barents è approdata a Livorno, l’ira del sindaco: “E’ un’indecenza che il governo faccia gestire i migranti così” / Video e foto

La nave di “Msf” attraccata alle 13,40: è il sesto arrivo di una ong in questo porto. Salvetti furioso: “Sbarchi quintuplicati in Italia, noi abbiamo un grande cuore ma mi sembra che qualcun altro non abbia né quello né la testa”

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti

Livorno, 20 luglio 2023 – È attraccata intorno alle 13.40 nel porto di Livorno la Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere con 132 migranti a bordo proveniente da Marica di Carrara, dove nella notte si sono concluse le operazioni per sbarcare 214 persone soccorse nel Mediterraneo.

L’ira di Salvetti (video)

Al porto labronico presente il prefetto Paolo D'Attilio, con il questore, che ha confermato dei 132 migranti che scenderanno a Livorno 10, tutti minorenni, rimarranno in Toscana e saranno accompagnati nel centro appositamente allestito di Piombino.

Un'altra quarantina di minori sarà accompagnata a Taranto mentre gli adulti restanti sono destinati a Genova e a Campobasso.

Le foto di Novi

In banchina, accompagnato dall’assessore Andrea Raspanti, anche il sindaco Luca Salvetti: “E’ un’indecenza – ha tuonato il sindaco di Livorno – che il governo gestisca l’emergenza migranti in questo modo. Noi a Livorno abbiamo un grande cuore, mi sembra che qualcun altro non abbia né cuore né testa”.

Spinelli e Monni (video)

In banchina, in rappresentanza della Regione Toscana, anche l’assessora Barbara Spinelli e l’assessora Monia Monni.

"Ci sono minori e minori non accompagnati – dice Spinelli – e avevamo chiesto di fare un unico sbarco. Riteniamo che così non sia possibile gestire l’emergenza per la dignità delle persone. Prima uno sbarco a Carrara, poi Livorno con 5-6 ore di navigazione: credo sia un gioco sulla pelle delle persone”.

"E’ un sistema disumano e inefficiente – rincara la dose Monni –  perché dividere lo sbarco in due tranche non ci mette nelle condizioni di gestire al meglio il secondo barco a Livorno. Il sistema è allo stremo, il governo scarica tutto su Regioni e Comuni e noi non vediamo né una risposta né una prospettiva”.

Abbiamo ascoltato anche Riccardo Gatti, responsabile delle operazioni di soccorso di “Medici senza frontiere”.

Gatti di “Msf” (video)

"A bordo anche molte vulnerabilità che abbiamo comunicato nel corso del viaggio – ci dice – . Abbiamo ancora a bordo tanti minorenni, fra cui due bambini di meno di un anno. Non riusciamo a capire perché dobbiamo toccare ben tre porti e perché le questioni di sbarco vengano ritardate così”.

GLo sbarco dei primi migranti (video)

Gli assistenti sociali

"La vicenda che vede protagonista la nave Geo Barents di Msf costretta a un inutile pendolarismo tra i porti di Marina di Carrara e Livorno per sbarcare i 346 migranti, aggiungendo sofferenza a sofferenza, mostra in questa vicenda tutta la insensibilità di parte delle nostre istituzioni. Costringendo questa nave a inutili trasferimenti e soste si impedisce, ancora una volta, la sua attività di soccorso e salvataggio".

Con queste parole la presidente dell'Ordine degli assistenti sociali della Toscana, Rosa Barone, commenta la vicenda della Geo Barents.

"La comunità degli assistenti sociali della Toscana - dice ancora Barone - ricorda l'imprescindibile esigenza di mostrare la massima attenzione a tutela della vita e della salute delle persone, in particolare dei soggetti vulnerabili e dei minori: è assolutamente fuori da ogni logica che un numero consistente di questi ultimi siano ancora costretti a bordo della Geo Barents".

Barone sottolinea poi che "i migranti sono prima di tutto persone: ad essi va garantita protezione, tutela della vita e della salute. Così come serve siano garantite le condizioni di una adeguata accoglienza, aspetto, quest'ultimo, che impatta sul sistema dei servizi socio sanitari che deve essere messo in grado di garantire adeguati livelli di assistenza e cura".

Secondo gli assistenti sociali è quindi indispensabile il superamento della logica dell'emergenza assieme al varo, spiega ancora la presidente dell'ordine toscano, di "un piano nazionale di accoglienza che affronti il problema in stretta collaborazione tra il governo e gli altri livelli istituzionali territoriali coinvolti ed in grado anche di prevedere un piano adeguato di risorse per gli enti locali".

La logistica finale

Intorno alle 19,30 le operazioni di sbarco si sono concluse. Sono 132 i migranti, tra cui 12 donne. Di questi, complessivamente 57 minori non accompagnati, in 10 sono stati portati a Piombino nel centro indicato dalla prefettura, mentre i restanti 47 hanno come destinazione Taranto, in pullman.

Lunghe le operazioni di identificazione degli adulti, prima di indirizzarli alle rispettive destinazioni: Genova e Campobasso. Si pensa che le operazioni di smistamento si concludano dopo la mezzanotte.

Le attività a bordo sono state condotte da personale sanitario della Sanità marittima e della Croce rossa, oltre a un logista del 118 dell'Azienda USL Toscana nord ovest. Nel pomeriggio a bordo di pulmini transfer le persone arrivate a Livorno sono state poi condotte al Terminal Crociere Varco Fortezza per il controllo sanitario da parte dell'Asl e poi per il riconoscimento e l'identificazione da parte della Questura. Anche in questa occasione l'Asl ha partecipato alle operazioni sia come emergenza territoriale che con l'assistenza sanitaria territoriale e ospedaliera.