La rinascita di piazza Caproni passa dall’Ucraina

Livorno, a contribuire al progetto di riqualificazione Katerina Elistratova professionista nella progettazione di parchi e giardini

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Piazza Caproni grazie alla collaborazione e tra Comune e Associazione Vivi Centro Livorno, sarà riqualificata. Il primo passo è stato fatto ieri con la piantumazione di essenze vegetali, cespugli alberelli e in futuro anche fiori la prossima primavera.

Il progetto rientra nel Patto dei Beni Comuni stretto tra l’amministrazione e Vivi Centro Livorno. Questo progetto di riqualificazione è stato curato da Katerina (Katja) Elistratova, una donna ucraina, professionista nella progettazione di parchi e giardini che si è rifugiata a Livorno a causa della guerra in corso in Ucraina.

I volontari dell’Associazione Vivi Centro Livorno si occuperanno della cura e manutenzione, innaffiando le nuove piante e pulendo l’area quando sarà necessario. In un primo momento l’irrigazione delle aiuole sarà garantita grazie alla presenza di un punto acqua al quale sarà collegato un sistema per innaffiare. Quanto le piante avranno attecchito sarà realizzato un sistema di irrigazione goccia a goccia.

Ieri dopo la piantumazione i volontari di Vivi Centro Livorno hanno fatto il punto su questo loro nuovo impegno. Non sono nuovi infatti a iniziative del genere. A nome di tutti i soci ha parlato Andrea Migli: "Il Patto dei Beni Comuni permette ad associazioni, singoli cittadine e imprese di adottare uno spazio comune come un’aiuola per prendersene cura e renderlo più bello. Noi di Vivi Centro Livorno abbiamo già adottato le fiorire di via dei Sardi e ora piazza Caproni, purtroppo in uno stato di abbandono, una sorte di deserto dei tartari".

Migli lancia poi un appello: "Vivi Centro Livorno spera di aumentare gli iscritti per incrementare le proprie forze perché più siamo più possiamo permetterci di essere attivi sul territorio. Faccio un esempio: l’adesione al Patto dei Beni Comuni presuppone che l’Associazione che aderisce stipuli un’assicurazione che tuteli il socio volontario e copra anche per danni verso terzi. Costa tra 250 e 300 euro l’anno. Questa spesa si sostiene con le quote associative, perciò più siamo più si riduce il costo per ognuno di noi".

Katerina Elistratov ci ha raccontato: "Ho lasciato l’Ucraina nel marzo di quest’anno e sono ospitata qui a Livorno grazie ad un’amica mia connazionale e suo marito che è livornese. In Patria ho mia madre e mio figlio che ha 20 anni e non può espatriare perché abile alle armi, Ho finito da poco un corso di italiano per rifugiati. Mi mantengo intanto lavorando come colf e badante per alcune famiglie, ma il mio sogno è tornare a fare la designer di paesaggi".

Monica Dolciotti