"L’agricoltura non si può fermare", corteo con centinaia di trattori

Manifestazione a Venturina in programma il 20 aprile per prezzi e fauna selvatica

"L’agricoltura non si può fermare", così la Cia annuncia la terza mobilitazione in tre mesi per tutelare il settore da costi di produzione alle stelle, peste suina ed emergenza fauna selvatica. Il 20 aprile scenderanno in strada coi trattori gli imprenditori agricoli del Centro Italia che si sono dati appuntamento a Venturina Terme . A centinaia da Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria per prendere parte al corteo che si concluderà al centro Fiere. "La tensione geopolitica internazionale ha acuito la difficoltà a uscire dalla crisi, spinta da caro energia e carburante - spiega la Cia -. Inoltre, l’aumento del 300% sui concimi, i rincari sui fertilizzanti del 170%, oltre al raddoppio sui mangimi, ha reso i costi di produzione insostenibili, portando il settore agricolo e allevatoriale allo stato attuale di precarietà, agevolata dalle speculazioni sui mercati"e anche per il Centro Italia resta invariata l’annosa emergenza fauna selvatica, cui si è aggiunta la preoccupazione per la peste suina. "Motivo, pure questo, per rilanciare l’appello sul tema a Venturina". Al riguardo, sull’emergenza cinghiali, per Cia-Agricoltori Italiani serve una riforma radicale della legge 157 del 1992, "una normativa troppo datata per riuscire ad affrontare un problema ormai fuori controllo con +111% di cinghiali in circolazione, oltre 200 milioni di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali negli ultimi quattro anni, e lo spettro della peste suina che ha fatto registrare casi allarmanti in Liguria e Piemonte".