"L’antisemitismo cova sotto la cenere"

Bambino ebreo preso a sputi e offese da due adolescenti. Dure le reazioni a quanto accaduto in un parco

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Venturina Terme

"Insultare e aggredire un ragazzo ‘perché ebreo è inaccettabile. L’episodio denunciato dalla famiglia della vittima, a Venturina, addolora molto. L’odio e la prevaricazione non ammettono giustificazioni e non devono essere sottostimati". Così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. "Si tratta di un atto grave, che va condannato e che richiama tutti noi all’impegno quotidiano nell’educazione delle nuove generazioni al rispetto e al rifiuto di ogni forma di violenza e discriminazione - aggiunge il ministro - sono vicino al ragazzo che ha subito questo attacco e alla sua famiglia, tutta la comunità scolastica lo è. In questi giorni ci apprestiamo a celebrare insieme alle nostre scuole il Giorno della Memoria: facciamolo con convinzione e consapevolezza, lavoriamo per costruire società solidali e di pace, in cui non ci sia spazio per episodi come questo".

Sul caso interviene anche il presidente delal rtegione Eugenio Giani "Razzismo e antisemitismo covano tante volte sotto le ceneri. Per questo non possiamo permetterci di sottovalutare alcun gesto, anche se fossero solo parole uscite per un attimo fuori di senno". "Si tratta di un episodio grave – prosegue Giani – e il fatto che sia accaduto in Toscana, dove molto e da anni abbiamo investito sulla memoria e sul racconto alle nuove generazioni di quello che è successo nei campi di sterminio, ci insegna che il vaccino contro il razzismo ha bisogno di richiami continui".

"Davanti a questo ed altri episodi simili non possiamo chiudere gli occhi. Mai – ripete l’assessora alla cultura della Memoria della Toscana, Alessandra Nardini - Ottanta e più anni fa in Germania come in Italia le persecuzioni e le discriminazioni degli ebrei, ma anche degli omossessuali, delle persone con handicap, rom e sinti, oppositori politici e di tutti coloro che furono etichettati come ‘diversi’, si poterono realizzare anche a causa dell’indifferenza. Coltivare la Memoria è essenziale per combatterla".

Il Console di Israele Marco Carrai si dice sconcertato per quanto avvenuto per “opera” di due ragazzine che lo hanno pesantemente insultato ed aggredito perché ebreo, evocando addirittura i forni crematori. Il Console, che è già in contatto con la Sindaca di Campiglia Marittima e che ringrazia per l’attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti del ragazzo e della famiglia e per i percorsi scolastici educativi già in corso nel Comune di Campiglia, fa appello a lei e al Presidente della Regione perché rinforzino senza indugi i percorsi educativi su cosa sia stata e sia ancora la persecuzione degli ebrei e di Israele. Allo stesso tempo, a nome dello Stato di Israele, chiede gentilmente alle forze dell’ordine di perseguire questi reati che non solo non devono, ma non possono accadere. Non si può continuare a condannare a parole, senza educare".

m.p.

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