Le "streghe" sono tornate a divertire

"E prima che tutto cambi", in libreria il secondo romanzo della livornese Serena Ricciardulli

Serena Riccardulli è tornata. E con lei le sue cinque ’streghe’: il sequel del fortunatissimo "Fuori Piove" è arrivato in libreria. Si intitola "E prima che tutto cambi" (Bonfirraro editore), lo sfondo questa volta è Castiglioncello. E in calendario ci sono già due date per scoprire le nuove avventure di Anna, Marta, Laura, Tina e Lory: il 6 maggio a Rosignano (ore 21.15, biblioteca) e il 13 a Livorno (Chalet della Rotonda, ore 18).

"Le bimbe mi mancavano troppo.. " ammette Serena Ricciardullli, psicologa e psicoterapeutca con la passione per la scrittura. " E quando anche chi aveva letto il primo libro ha iniziato a dirmelo…" la pagina è tornata a riempirsi. In una settimana le cinque amiche, sorelle di vita, si ritrovano a intrecciare i loro destini ancora una volta grazie a Gianni e a un matrimonio alle porte.

In questi cinque anni le protagonista sono cresciute?

"Sono cambiate. Hanno vissuto. E si ritrovano finalmente insieme, nella stessa casa, per un matrimonio, quello di Gianni. Di nuovo pronte a mettersi in discussione, a prendere decisioni importanti e coraggiose, ad essere irrimediabilmente se stesse. La mia storia racconta quell’amicizia che è, di fatto, famiglia. E che si nutre, anche, di ironia. Come recita la regola del Fight Club: mai mettersi contro una delle streghe; ne colpisci una, le colpisci tutte. Gli uomini, quelli del libro, sanno bene cosa li aspetta".

La narrazione è molto cinematografica e i punti di vista, le voci, gli sguardi, le storie si alternano. Perché questa scelta?

"Perché è un libro corale, esattamente come il primo. E’ come se un vero narratore esterno non ci fosse. Ed è vero: io scrivo ‘vedendo’ le mie donne. Come se fosse un film. Sarebbe bello che i due libri lo diventassero".

"Fuori Piove" era ambientato a Livorno, qui siamo ancora in Toscana, a Castiglioncello, dove lei vive con la sua famiglia…

"Questo capitolo della storia si svolge in una tipica villa di Castiglioncello. Desideravo tanto portare le mie protagoniste a casa, vicino al mio mare. La villa rappresenta per i personaggi un luogo sicuro, amato, certo. Come quel mare che è parte della mia vita. E’ lì che io stessa mi ritrovo".