Clet, nuovo blitz a Portoferraio. Il segno inconfondibile sui cartelli stradali

E’ stato avvistato nei giorni scorsi all’Elba. Gli abitanti hanno riconosciuto il suo stile

I cartelli opera di Clet

I cartelli opera di Clet

Portoferraio, 6 maggio 2024 - Clet colpisce ancora. Questa volta il suo inconfondibile stile è comparso sui cartelli stradali del centro storico di Portoferraio, all’isola d’Elba. Una giraffa in piazza Cavour, alcune pecorelle che saltano una staccionata e una bomba in piazza della Repubblica, il bicchiere di vino rovesciato in Calata Mazzini e i soliti omini sparsi tra cui un uomo alla gogna in via Vittorio Emanuele.

Questo solo per citare i più visibili e riconoscibili al volo. Potrebbe essere stato proprio l’artista francese che vive da anni a Firenze a tappezzare la segnaletica del capoluogo elbano, perché è stato avvistato pochi giorni nel centro storico di Portoferraio con la famiglia. I suoi controversi interventi di sticker art sui cartelli stradali di tutta Italia, gli hanno causato tante grane legali, perché sono stati spesso considerati dalle autorità atti di vandalismo.

Le sue opere hanno introdotto un nuovo linguaggio visivo di critica ai divieti e alle imposizioni, a discapito della libertà individuale. Clet, figlio del noto scrittore francese Jean-Pierre Abraham, è cresciuto sull’isola deserta di Penfret, in Bretagna, dove il padre faceva il guardiano del faro. Dopo gli studi artistici durante i quali ha maturato una passione per Pieter Brugel il Vecchio per la sua straordinaria capacità comunicativa, è giunto in Italia, prima a Roma negli anni novanta poi ad Arezzo e a Firenze dove ha intrapreso una carriera artistica nella street art e vive da un ventennio. Oggi ha 57 anni. Tra i suoi interventi più celebri l’uomo comune di Ponte alle Grazie.