FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Livorno e la sua Università. L’Accademia Navale apre le porte agli studenti civili

L’iniziativa ha l’obiettivo di mantenere la ’meglio gioventù’ labronica in città. Il contrammiraglio Di Renzo: "Giurisprudenza e Ingegneria già da ottobre".

Accademia Navale di Livorno

Accademia Navale di Livorno

Non è città universitaria. Ed è priva della bolla papale ‘In supremae dignitatis’, come quella pisana. Proprio per questo, la sfida nella sfida per Livorno è quella di trattenere le famose "energie migliori", per non far scappare i suoi giovani. Da qui l’esigenza di nuove intese proprio con l’Ateneo di Pisa, per avere nuovi centri, nuovi distaccamenti, e corsi di laurea potenziati oltre al polo di logistica e infermieristica. Pure il Cnr sarebbe interessato a fare base nella ‘Cittadella della Salute’ che sorgerà nel perimetro del nuovo ospedale finanziato dalla Regione. Per l’Accademia Navale, invece, il condizionale non serve. Perché la Marina Militare sta già studiando col rettore Zucchi la possibilità di aprire agli studenti civili tutti i corsi universitari a Livorno.

"Parliamo di un’iniziativa pensata per razionalizzazione l’impiego delle infrastrutture della pubblica amministrazione con la massa disposizione da parte della forza armata a beneficio della comunità, che si svilupperà con gradualità, ma sulla quale è stata individuata una sostanziale convergenza di vedute con l’ateneo pisano e che, per la prima volta, offrirà ai giovani del territorio livornese, che aspirano ad intraprendere la carriera universitaria, l’opzione di poterlo fare a Livorno", ha spiegato a La Nazione il contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, comandante dell’Istituto livornese.

"L’Accademia Navale - ha aggiunto - si è prefissata il compito di preservare il patrimonio dei giovani livornesi, perché rappresentano il futuro della città e della provincia, e che diversamente si disperderebbe altrove. Questa è un’opportunità per quei ragazzi che hanno difficoltà materiali o economiche a lasciare la città e a sostenere le spese di un alloggio in una città diversa. Stiamo lavorando con priorità su Giurisprudenza e Ingegneria Civile, che riteniamo di poter aprire già a partire dal prossimo ottobre. Al contempo, è in corso una valutazione su una possibile apertura del corso di Medicina e Chirurgia, sul quale però è in atto una riflessione a livello nazionale di cui si attendono gli esiti".

Di Renzo ha precisato che verrà pubblicato un apposito bando da Unipi, che selezionerà chi potrà arrivare a studiare in Accademia. Attualmente gli universitari in Accademia sono 54, ma "naturalmente aumenteranno", assicura l’ammiraglio.