"Gara internazionale per i rifiuti. E a febbraio saranno stabilizzati i precari Aamps"

Livorno, piano B di RetiAmbiente per smaltire fino al 2026 l'immondizia bruciata al Picchianti se il termovalizzatore chiudesse

I chiarimenti del sindaco, assessori e Aamps

I chiarimenti del sindaco, assessori e Aamps

Livorno, 24 gennaio 2023 - "Il 15 febbraio saranno stabilizzati i 30 precari Aamps che si sommano ai 60 gia assunti a tempo indeterminato nel 2020. Dopo l’assemblea dei soci Aamps del 3 febbraio uscirà la selezione per i 96 operatori Avr addetti allo spazzamento che sarà internalizzato in Aamps. Quest’ultimo passaggio avverrà non appena sarà possibile. Infine il superamento dell’inceneritore lo faremo in maniere netta, però valutando quando con attenzione, non escluso nel 2026. E tra il 2019 e il 2022 Aamps ha chiuso i bilanci in positivo".

Lo ha annunciato ieri ai cronisti il sindaco Luca Salvetti, schierando per l’occasione gli assessori Cepparello e Simoncini, i vertici di Aamps e RetiAmbiente al completo. Una ’falange’ compatta per respingere gli attacchi piovuti nelle ultime settimane su Aamps e l’amministrazione comunale da opposizioni, gruppi ambientalisti e organi di informazione, che hanno messo in dubbio lo stato di salute di Aamps.

Questa informativa resa pubblica ieri ha preceduto di poche ore (sarà stato casuale...) la seduta congiunta della seconda e sesta commissione consiliare convocata (e invocata) per fare chiarezza sul futuro del termovalorizzatore.

(CLICCA QUI per vedere la seduta senna 2.a e 6.a commissione)

È la ’gallina dalle uova d’oro’ di Aamps, perché produce preziose entrate finanziarie. Sul tvr del Picchianti, utile per i sindacati "a salvare i posti di lavoro" e per gli ambientalisti "inutile ai fini dell’economia circolare dei rifiuti", il direttore di Aamps Raffaele Alessandri ha precisato: "La sua chiusura sarà economicamente sostenibile".

Ma Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente, ha annunciato il piano ’B’ per parare le spalle di Aamps in caso di spegnimento irrevocabile del tvr entro il 2023: "Sarà bandita il 7 febbraio una manifestazione interesse internazionale di RetiAmbiente per trovare un operatore che tratti dal 1 gennaio 2024 al 2026 le 60mila tonnellate di rifiuti combustibili oggi trattati nel trv di Livorno".

Questa mossa si lega alla decisione della Regione alla quale (entro ottobre 2023) spetta il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale per il trv al Picchianti. Se il via libera all’Aia imponesse adeguamenti troppo onerosi (l’amministratore unico di Aamps Raphael Rossi ipotizza "13 milioni di euro") il piano B, se andasse in porto, permetterebbe di smaltire altrove i rifiuti ora brucianti al Picchianti, si spera a costi vantaggiosi, fino al 2026. Perché entro il 2026? È l’anno nel quale entrerà in funzione il nuovo impianto di Peccioli (vetrificatore) che dovrebbe permettere di abbandonare i termovalorizzatori e ridurre ai minimi termini l’uso delle discariche.

Ma sul tavolo di Aampr, RetiAmbiente c’è un’ulteriore opzione: tenere "acceso il tvr di Livorno fino al 2026 – hanno ventilato Rossi e Alessandri – se possibile".

Monica Dolciotti