Livorno, percepivano il reddito di emergenza senza averne diritto: scovati 40 furbetti

Gli uomini e le donne finiti sotto la lente della finanza soggiornavano anche in una struttura a carico dello Stato

Le indagini a cura della guardia di finanza

Le indagini a cura della guardia di finanza

Livorno, 12 marzo 2024 – Soggiornavano in una struttura a carico dello Stato e percepivano anche il Reddito di Emergenza. Ma, con il costante coordinamento del comando provinciale labronico, le fiamme gialle del Gruppo di Livorno hanno individuato una quarantina di soggetti che hanno indebitamente fruito del sussidio statale tramite la presentazione di false autocertificazioni.

Si tratta di una misura a favore di soggetti e famiglie in situazione di difficoltà economica che consiste in un contributo di 5 mensilità di un importo che va da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro per rata, fino al limite di 4000 euro annui. Tra i vari requisiti richiesti per potervi accedere – oltre a specifiche condizioni socio/economiche – c'è anche quella di non essere ospite di strutture poste a totale carico dello Stato, tra cui, oltre a quelle sanitarie, anche i centri di accoglienza sanitaria per stranieri.

A seguito di segnalazioni ed analisi di rischio finalizzate alla tutela della spesa pubblica, le indagini condotte da militari del Gruppo di Livorno, in piena sinergia e collaborazione con la Prefettura, hanno permesso di identificare 40 stranieri (sia uomini che donne) i quali, sebbene già soggiornassero presso un centro di accoglienza per stranieri con vitto e alloggio a totale carico dello Stato, hanno indebitamente percepito il Reddito di emergenza per un totale di 66.880 euro. Peraltro, qualcuno dei 40 soggetti individuati svolgeva anche una regolare attività lavorativa. Tutti è 40 sono sono stati sanzionati amministrativamente, nonché segnalati all’I.N.P.S. per l’immediata revoca del sostegno economico ed il recupero dell’indebito già erogato.