Magliette Bianche: "Subito le bonifiche"

Livorno, il gruppo dei cittadini chiede che prima di tutto si intervenga sul Sin e pone ai sindaci la questione della raffineria

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I cittadini che aderiscono al gruppo Magliette Bianche, da tempo in prima linea contro le maleodoranze e l’inquinamento industriale Stagno, tornano alla carica invocando "la bonifica del Sin (Sito di interesse nazionale, ndr) di Livorno e le dimissioni dei sindaci di Livorno Luca Salvetti e di Collesalvetti Adelio Antolini".

"Noi cittadini che aderiamo a Magliette Bianche Italiane – spiegano – ci troviamo costretti ad intervenire pubblicamente visto che il PD in Consiglio Comunale a Collesalvetti lo scorso 3 novembre ha fatto riferimento a noi. Invitiamo i cittadini ad ascoltare la registrazione sul canale YouTube del Comune. In questo colorito Consiglio Comunale gli esponenti del PD si sono sentiti legittimati a deridere la nostra attività con provocazioni e battute quando sono stati trattati seri argomenti con ricadute locali". Il riferimento è al progetto di bioraffineria a Stagno annuncianti da Eni.

"Questo mentre i cittadini di Stagno attendono la bonifica e il ripristino ambientale delle aree inquinante dalle attività industriali tra le quali la raffineria Eni".

"A distanza di circa vent’anni dalla perimetrazione del Sin di Livorno ai fini della bonifica – proseguono le Magliette Bianche – e bonifiche a Stagno e nei siti dismessi della periferia nord di Livorno sono ancora all’anno zero. Dall’altra parte cosa dovrebbe essere più importante nell’azione di un sindaco nel cui territorio è inserita una così critica situazione ambientale? Allo stesso tempo, ci preoccupa vedere una tale euforia nei sindaci per un’ipotesi progettuale in una area Sin che punta alla realizzazione di ulteriori impianti industriali, la bioraffineria, un progetto che potrebbe posticipare la data delle e bonifiche. Una eredità per le future generazioni. Il comportamento tenuto dai sindaci in questa occasione potrebbe legittimare a pensare che è arrivato il momento per un passo indietro per Salvetti e Antolini e nuove elezioni comunali". Ricordano le Magliette Bianche: "Nel sito produttivo all’interno del l Sin di Livorno (la raffineria Eni) apprendiamo dal PD che attualmente lavorano 850 addetti inclusi quelli delle ditte esterne, cioè lo 0,5% della popolazione complessiva di Livorno e Collesalvetti". Sottolineano: "Chiedere la piena tutela del nostro diritto a un ambiente salubre e alla tutela della salute dopo vent’anni di attesa, non dovrebbe scontrarsi con il diritto al lavoro e nemmeno essere l’argomento di contrapposizione della politica. Chiunque non tuteli l’ambiente, a questo punto non salvaguarda salute e lavoro. Se siamo ancora qui a parlarne dopo venti anni, significa che la politica, a partire dal livello locale, ha fallito".