Mancano insegnanti, è protesta

Carenze alle elementari di Rio Marina, ma lo sciopero non decolla, solo in pochi aderiscono

La scuola riparte senza dad e mascherine

La scuola riparte senza dad e mascherine

E’ riuscito solo in parte senza coinvolgere, come qualcuno sperava, il resto della scuola lo sciopero bianco che i genitori di due classi delle elementari di Rio Marina, avevano preannunciato per ieri mattina in occasione dell’apertura dell’anno scolastico per protestare contro la carenza di insegnanti. Una situazione - in attesa delle nuove nomine attese a partire da oggi - comune a tutte le scuole italiane che nella primaria riese è stata però resa ancora più difficile da una serie di pensionamenti ed aspettative per diritti contrattuali che hanno ridotto ad appena tre il numero degli insegnati titolari di cattedra. Cosa che, per garantire a tutti un minimo di frequenza fino all’arrivo dei rinforzi, ha obbligato la dirigenza scolastica a prevedere solo due ore di lezioni giornaliere per ognuna delle sei classi del plesso di via principe Amedeo. L’unica classe che, in blocco, non ha varcato il portone della scuola è stata la terza. Si è invece spaccato il fronte di babbi e mamme della seconda B, i primi ad annunciare la protesta sabato pomeriggio, con il risultato che 5 bambini su 16 si sono presentati a fare lezione. E, soprattutto, l’invito alla protesta non è stato raccolto dai genitori degli studenti di prima, seconda A, quarta e quinta i cui figli ieri all’orario diversificato di ingresso erano tutti quanti in fila ad attendere il suono della prima campanella. I genitori della terza che hanno lasciato i figli a casa hanno affidato ad una nota la spiegazione delle loro ragioni "La scuola - sostengono - non è pronta per aprire. Tre insegnanti di ruolo per sei classi , orario di due ore al giorno "causa assenza nomina docenti", nessun insegnante di sostegno, ma solo educatori forniti dal Comune. I bambini quest’anno in particolare meritavano un’accoglienza migliore. Se come ogni anno le nomine dei docenti vengono fatte in data successiva all’apertura delle scuole si continuerà a passare le prime due-tre settimane di scuola senza una valida attività didattica. Denunciamo questa ovvietà e ci rifiutiamo di mandare i bambini a scuola per rispetto nei loro confronti. La scuola ci avvisi quando è pronta a iniziare ... per davvero". Una linea che la maggioranza dei loro colleghi non ha però condiviso. R.M.

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