di Michela Berti "Mio padre mi manca molto. Sempre, ogni momento. Quando avevo un dubbio, mi dava sempre un consiglio, quello giusto. Sia nella sfera personale che in quella professionale. Era un punto di riferimento importante nella mia vita". Le parole sono di Ilaria Kutufà, la figlia di Giorgio Kutufà scomparso il 13 maggio di due anni fa dopo una lunga battaglia contro il cancro. Ilaria assomiglia molto a suo padre e sarà lei a parlare di Giorgio alla giornata che ricorda i due anni dalla sua scomparsa. Come anticipato da La Nazione, a Giorgio sarà dedicato l’auditorium del Museo di storia Naturale e proprio a Villa Henderson, il 13 maggio alle 15,30, si terrà una iniziativa di commemorazione organizzata dalla Provincia. Aprirà il saluto la presidente Marida Bessi, poi l’onorevole Giuseppe Matulli, il senatore Vannino Chiti e la professoressa Elisa Amato. Previsto anche l’intervento in collegamento video con il segretario nazionale del Pd Enrico Letta. "Il taglio di questo incontro – spiega Caruso – dà l’idea di quello che è stato Giorgio Kutufà. Un presidente che ha parlato con tutte le forze politiche, un uomo del dialogo". Ma sono state le parole della figlia, che lui tanto amava, a dipingere i colori del presidente. Prima ha ringraziato la Provincia – anche a nome della madre e del fratello – per questo momento, poi ha ricordato la sua vita, interamente dedicata alla politica: "Era il suo fuoco sacro – ha detto Ilaria – per questo a volte pensavo che si dedicasse troppo. Poi però ho capito che non ne poteva fare a meno. Era un impegno assorbente e totalizzante e lui la faceva nella maniera più alta, servendo la comunità". Brillante nel parlare e sorridente nel ricordare suo padre, Ilaria non nega di essere affascinata da quel mondo: "Seguo la politica, perchè ...
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