"Moby Prince, la verità è vicina. Satelliti, dati e perizie ci aiutano"

Andrea Romano, presidente della seconda commissione d’inchiesta parlamentare, fa il punto: "Presto una simulazione dinamica della collisione sulla base di migliaia di informazioni e nuovi elementi"

Trentuno anni fa, la notte del 10 aprile 1991, la tragedia del Moby Prince

Trentuno anni fa, la notte del 10 aprile 1991, la tragedia del Moby Prince

Livorno, 10 aprile 2022 - "Spero che questo anniversario della tragedia del Moby Prince sia l’ultimo nel quale non si può usare la parola ’verità’. Contiamo presto di poter dare delle risposte importati. Lo dobbiamo alle famiglie delle 140 vittime, ma lo dobbiamo anche alla coscienza civile di tutti gli italiani".

Andrea Romano, Pd, presidente della seconda Commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro del Moby Prince, fa il punto sul lavoro compiuto in questi mesi per fare luce sulla più grave tragedia marittima italiana in tempo di pace.

Come state procedendo?

"Abbiamo raccolto una mole molto vasta di dati. E poi abbiamo affidato anche nuove perizie tecniche. Ci siamo posti in continuità con il lavoro sviolto dalla prima commissione d’inchiesta in modo da ampliare le conoscenze".

Avete ottenuto informazioni nuove?

"Sì, sulle condizioni meteo nella sera del 10 aprile 1991, sul tipo di esplosioni avvenute a bordo, sui tanti dati. E poi abbiamo nuovi documenti come le foto satellitari di quella sera fornite dal servizio meteo americano. E poi il cosiddetto bobinone, con le registrazioni audio dei messaggi radio di quella sera".

Come state elaborando questa mole di informazioni?

"Abbiamo affidato a Cetena, una società del gruppo Fincantieri, la ricostruzioine dinamica dei fatti della notte del 10 apriole 1991 attraverso una sorta di simulazione dinamica dei movimenti del Moby Prince e delle altre navi. Non avremo un semplice filmato, ma una ricostruzione piuttosto fedele degli eventi che riunirà tutti i dati in nostro possesso. Oggi è possibile utilizzare la tecnologia per questo tipo di lavoro e avere una affidabilità alta. Cetena ha già elaborato uno studio delle correnti per la Darsena Europa, verrà utilizzato un modello matematico che impiegherà tutti i dati disponibili".

E verrà reso noto il filmato?

"Non abbiamo segreti, tutto il lavoro della commissione parlamentare viene pubblicato, ma in questa fase renderemo noto il filmato solo dopo aver completato tutto il lavoro con le perizie tecniche".

Che cosa ci possono dire le perizie tecniche?

"Ci sono aspetti ancora da chiarire meglio come le posizioni delle navi, gli effetti delle esplosioni a bordo del Moby. E poi intendiamo avere risposte anche sull’inchiesta interna di Eni per quanto riguarda la petroliera Agip Abruzzo. Ci sono diversi pezzi del puzzle da collocare per avere un quadro più preciso".

Ma su alcuni elementi c’è già chiarezza, come la scarsa efficacia dei soccorsi. Giusto?

"Certo, nonostante l’impatto e l’incendio a bordo, diverse persone si sarebbero potute salvare se il sistema di sicurezza e dei soccorsi fosse stato più efficace. Questo è un fatto molto grave, una tragedia nella tragedia. La commissione, grazie al lavoro di tutti i componenti, è impegnata per dare tutte le risposte e lo farà entro pochi mesi".