Moby Prince, tragedia causata da terza nave, "Ora scoprire chi ha insabbiato la verità"

Le parole di Luchino Chessa, uno dei due figli del comandante del traghetto su cui morirono 140 persone

Moby Prince (foto Ansa)

Moby Prince (foto Ansa)

Livorno, 15 settembre 2022 - «Ora è necessario scoprire chi è la terza nave che ha causato questo disastro, ma anche sapere chi ha messo in atto, da subito, un'azione dolosa per fare in modo che la verità non si scoprisse e che ora è più vicina. Spero che anche la procura di Livorno, che ha un fascicolo aperto, vada in fondo su questi aspetti».

Lo ha detto Luchino Chessa, uno dei due figli del comandante del Moby Prince, commentando l'esito della commissione parlamentare d'inchiesta. L'altro figlio, Angelo, è deceduto nei mesi scorsi. «Ora sappiamo - ha sottolineato - che una terza nave ha creato turbativa alla navigazione del Moby Prince e adesso dobbiamo anche capire perché nessuno ha soccorso il traghetto e perché tutti sono andati verso la petroliera, che aveva una serie di situazioni dubbie che oggi devono essere chiarite e che hanno portato a quel patto di non belligeranza tra le due compagnie. Perché Navarma ha voluto questo accordo assicurativo? Che cosa ci ha guadagnato?».

A Palazzo San Macuto è intervenuto anche Nicola Rosetti, vicepresidente della commissione Moby Prince 140: «Bisogna trovare - ha detto - i responsabili di quelle menzogne che da subito volevano farci credere che fu la nebbia e una tragica fatalità a determinare la morte di 140 persone».