"Il modello Livorno funziona. Basta usare il buon senso"

Soddisfatto il sindaco Salvetti per la movida ’sicura’ del fine settimana. Ieri alla Rotonda d’Ardenza mercatino della Confesercenti: "Regole rispettate"

Cartelli informativi al mercatino alla Rotonda (Foto Novi)

Cartelli informativi al mercatino alla Rotonda (Foto Novi)

Livorno, 26 ottobre 2020 - Una domenica di sole e i livornesi si sono riversati sul lungomare. Alla Rotonda di Ardenza organizzato da Confesercenti c’era un mercatino. Andrea Briguglio presidente provinciale di Anva assicura: "Tutti avevano la mascherina e mantenevano le distanze e non si sono creati assembramenti". Aggiunge: "Abbiamo organizzato postazioni con operatori del volontariato per intervenire in caso di assembramenti. I banchi avevano il dispenser con gli igienizzanti ed erano distanziati 2 metri l’uno dall’altro".

Il ’modello Livorno’ resiste. Ha avuto ragione il sindaco Salvetti anche sulla movida senza chiusure draconiane ma con ‘varchi informativi’ presidiati dalle associazioni di volontariato e con pattuglie delle forze dell’ordine a presidiare il quartiere Venezia e via Cambini, ha funzionato.

"Abbiamo lavorato per sensibilizzare la popolazione – dice Salvetti – abbiamo intensificato il rapporto con i giovani, sono partiti i messaggi attraverso le scuole, sono stati coinvolti i canali social più permeabili con il mondo dei ragazzi, è stata attivata l’informazione capillare con le famiglie. Con il Prefetto e le forze dell’ordine sono state individuate le aree della movida come la Venezia e via Cambini con l’attivazione di varchi informativi e di sensibilizzazione, sono stati intensificati i controlli tramite le forze dell’ordine e della polizia municipale. Alla fine del week-end il risultato è soddisfacente. Siamo riusciti ad allentare la pressione della movida con un numero nettamente inferiore di presenze".

Sempre il sindaco: "Chi c’era è stato alle regole, i locali hanno potuto lavorare seppur limitati dal clima generale legato alla pandemia". Aggiunge il sindaco: "Livorno ha usato buon senso, noi siamo questi". Monica Dolciotti