Incidente sul lavoro: operaio travolto e ucciso da un'auto

E' successo in via della Torre nel comune di Rosignano. L'uomo stava lavorando in un cantiere stradale

Nel riquadro la vittima dell'incidente

Nel riquadro la vittima dell'incidente

Livorno, 22 febbraio 2022 - Incidente sul lavoro: un operaio di 55 anni di Livorno - Marco Cecchi -  è  morto investito da un'auto. L'uomo stava lavorando in un cantiere stradale. E' successo questa mattina intorno alle 11.30 presso via della Torre nel comune di Rosignano.

Incidente sul lavoro: operaio muore investito da un camion

L'operaio che è morto era impegnato nella costruzione di una rotatoria: è stato investito da un'auto che lo ha compresso contro un mezzo pesante della ditta, posteggiato dentro il cantiere. Secondo una ricostruzione della polizia municipale, un'auto non avrebbe rispettato una precedenza e un altro veicolo, un Suv che sopraggiungeva in direzione mare,  per evitarla avrebbe sbandato andando a investire i due operai. 

 Al pronto soccorso di Cecina, con accesso in codice verde, è stato accompagnato il collega trentenne della vittima insieme a una donna di 75 anni che si trovava alla guida di uno dei mezzi coinvolti che è stata accompagnata nello stesso ospedale in codice giallo. Il presidente della Provincia di Livorno, Marida Bessi, esprime in una nota profondo cordoglio per l'operaio deceduto questa mattina nell'incidente a Vada.

 

Sul luogo dell'incidente mortale sono intervenuti gli ispettori della Medicina del lavoro della Asl oltre ai carabinieri e alla polizia municipale che ha effettuato i rilievi insieme ai vigili del fuoco di Livorno e tre ambulanze del 118 con la Pubblica assistenza di Rosignano (Livorno). A uno di questi equipaggi del soccorso sanitario appartiene il medico che ha constatato il decesso dell'operaio.

Gli operai (della ditta Slesa di Ponsacco, Pisa) stavano lavorando in un cantiere per mettere in sicurezza la strada.

Giani:  "Servono controlli più attenti"

"Si allunga ancora la tragica scia di morti sul lavoro in Toscana. Stavolta è accaduto a Vada, in un cantiere stradale, dove un operaio è stato investito ed ucciso da un'auto che ha sbandato e gli è piombata addosso. Sono vicino ed esprimo tutto il mio cordoglio ai famigliari della vittima e auguro una pronta guarigione al suo compagno rimasto ferito". Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a commento dell'incidente mortale. "Ogni volta che qualcuno muore sul e di lavoro - aggiunge Giani - avverto un senso di scoramento per non essere riusciti ad evitarlo, ma al tempo stesso aggiungo maggiore determinazione nel sollecitare e programmare controlli sempre più attenti e frequenti da parte dei componenti degli uffici per la sicurezza sul lavoro e un sempre più convinto sforzo collettivo da parte di tutti i soggetti che seguono i vari aspetti della sicurezza dei lavoratori, dall'istituto di previdenza, alle organizzazioni sindacali, a quelle dei datori di lavoro e alle stesse forze di pubblica sicurezza".

 

Mazzeo: "Un'altra morte sul lavoro, questa catena si deve spezzare"

"Un'altra morte sul lavoro, un operaio di 55 anni è stato travolto e ucciso su un cantiere stradale, a Vada, e un secondo lavoratore è rimasto ferito". Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, si è trovato di nuovo, come già nella scorsa seduta dell'Assemblea toscana, a far osservare un minuto di raccoglimento per l'ennesimo, tragico incidente sul lavoro. ''Anche oggi purtroppo un ennesimo caso di morte sul lavoro. È vero, non bastano i minuti di silenzio, ma è doveroso ricordare chi ogni giorno cerca la dignità del lavoro e invece trova la morte'', ha dichiarato il presidente in Aula. ''Questa catena si deve spezzare - ha aggiunto Mazzeo a margine della seduta -, servono azioni immediate, impiego di risorse per aggiornare le misure a tutela dei lavoratori, la formazione, i controlli, e per far nascere una rinnovata cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro''. Il presidente esprime ''il cordoglio dell'assemblea e la più forte vicinanza, anche a titolo personale, alla famiglia'