Rosignano, morto dopo il vaccino: la verità dall’autopsia

L’azienda sanitaria: "A una prima valutazione non sembra esserci una relazione causale con la somministrazione di Pfizer"

All’arrivo dei sanitari del 118 l’uomo è andato in arresto cardiaco

All’arrivo dei sanitari del 118 l’uomo è andato in arresto cardiaco

Rosignano (Livorno), 23 novembre 2021 - Sarà l’autopsia a stabilire le cause che hanno provocato la morte domenica pomeriggio di Federico Bertoli, 53 anni di Castelnuovo della Misericordia. L’uomo si era recato al centro vaccinale anti covid al circolo Arci di Rosignano Solvay per la somministrazione della seconda dose di vaccino Pfizer. "L’uomo dopo la vaccinazione ha trascorso i 15 minuti di attesa previsti all’interno dell’hub, - riferisce l’Azienda Usl Tpscana nord ovest - quindi è uscito dalla struttura, per poi rientrare dopo poco accusando senso di oppressione retrosternale e nausea". La dottoressa Donatella Pagliacci responsabile zona Usl Bassa Val di Cecina ci ha riferito: "Il paziente si è presentato alle 14,40 per la seconda dose di Pfizer. È rimasto in attesa per 15 muniti. È poi uscito, ma alle 15,05 è tornato all’hub vaccinale dicendo che accusava dolore al torace. Poi la situazione è repentinamente peggiora. Immediatamente sono state attivate le procedure di soccorso prima che arrivassero gli operatori del 118 giunti velocemente sul posto. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza della Pubblica Assistenza, il paziente è stato assistito dal personale presente nell’hub tra cui un medico anestesista, che ha messo in atto tutte le azioni necessarie per la gestione dell’emergenza. Contemporaneamente all’arrivo dei sanitari del 118 l’uomo è andato in arresto cardiaco. A seguito delle manovre rianimatorie effettuate dal personale, l’attività cardiaca del paziente è ripresa, così è stato trasferito al pronto soccorso di Cecina, ma purtroppo è deceduto durante il trasporto perché andato di nuovo in arresto cardiaco".

Sempre la dottoressa Pagliacci: "Il paziente all’arrivo all’hub di Rosignano Solvay non ha riferito al personale dell’accettazione eventuali situazioni di rischio, problemi cardio-circolatori, o allergia ai componenti del vaccino Pfizer, o qualunque altra cosa". Ha aggiunto: "È bene chiarire una cosa, ovvero che le persone con patologie cardio-vascolari e respiratorie si devono vaccinare per precauzione perché è l’unico modo per proteggersi dagli effetti più gravi del coronavirus". Sempre l’azienda USL nord ovest conclude: "Ad una prima valutazione, visti anche i tempi ridotti tra la vaccinazione e il malore accusato e l’assenza riferita di patologie allergiche, non sembra esserci una relazione causale tra la somministrazione e il decesso. Restiamo tuttavia in attesa dell’esito dell’autopsia" che sarà eseguita all’Istituto di medicina legale di Lucca.

M.D.