"Movida, il modello Milano fa scuola"

Livorno, il protocollo elaborato dal Comune è passato al vaglio del Governo. Le limature della Prefettura

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"Il protocollo d’intesa sulla movida a Livorno tra Prefettura, Comune, Usl, Università Pisa e associazioni di categoria degli esercenti sarà esaminato venerdì 22 aprile al tavolo del Cosp (Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della Prefettura). Mi auguro che tutto vada per il meglio per arrivare alla firma e alla sua entrata in vigore al più presto". Questo protocollo d’intesa si ispira a quello di Milano firmato in Prefettura nell’agosto 2021. Lo ha annunciato ieri in consiglio comunale il sindaco Luca Salvetti, rispondendo al question time di Costanza Vaccaro della Lega. La Vaccaro è intervenuta per chiedere al sindaco di fare il punto della situazione "dopo la pubblicazione su La Nazione del 19 aprile di un articolo che ha di nuovo messo in evidenza che in via Cambini e via Roma è ripresa nel week end di Pasqua la movida molesta". Sempre la Vaccaro: "Non c’è giorno che le cronache non riportino episodi di mala movida, oltre naturalmente danneggiamenti, furti, atti vandalici. Sono passati mesi dall’annuncio del protocollo di intesa sulla movida per il quartiere Venezia e le altre zone simili della città quali via Cambini e via Roma. A che punto è? L’amministrazione deve assumersi le sue responsabilità". Ha aggiunto: "In attesa della firma del protocollo sulla movida, esprimono la mia solidarietà ai cittadini di via Roma e via Cambini che hanno il sacrosanto diritto di non essere disturbati di notte e di non trovate le strade al mattino in condizioni indecorose". Il sindaco ha precisato il contenuto dell’accordo: "Ciascun soggetto coinvolto nel protocollo di intesa si impegnerà a fare la sua parte per attivare iniziative e controlli utili alla gestione della movida. Il testo del protocollo è stato inviato al Prefetto che ha prodotto le sue osservazioni e modifiche".

In proposito il Prefetto Paolo D’Attilio ci ha spiegato che "l’impianto generale del protocollo sulla modiva si ispira a quello di Milano. Per quanto mi riguarda ho cercato di semplificarne il testo. Il passaggio successivo sarà il 22 aprile al Cosp dove sarà illustrato nei dettagli. Poi servirà il nulla osta definitivo prima della firma".

Il ‘modello milanese’ di gestione della movida ha dunque ispirato il protocollo d’intesa di Livorno. Quello di Milano, come spiegò all’epoca l’amministrazione meneghina, ha per finalità "la promozione di una cultura del divertimento sano, che si distingua dall’abuso di alcol e dal consumo di sostanze stupefacenti, anche grazie a una attivazione di crescente protagonismo dei giovani nella animazione di luoghi e stili di divertimento creativi, con l’impegno dei locali della movida a impiegare addetti di vigilanza sussidiaria, con idonea qualifica, con compiti di osservazione, prevenzione, dissuasione ed eventuale segnalazione alle forze dell’ordine".

Monica Dolciotti