Fi-Pi-Li, controlli con pattuglie in borghese

Sicurezza e comportamenti sbagliati, parla il dirigente della polizia stradale

Polizia stradale

Polizia stradale

Livorno, 22 luglio 2019 - Educazione e repressione. La polizia stradale è ancor di più impegnata su questi due fronti per garantire maggiore sicurezza anche sulle nostre strade, in particolare la superstrada Firenze Pisa Livorno, percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli e nei fine settimana invasa da chi va al mare. Il dirigente del compartimento della polizia stradale della Toscana, Paolo Maria Pomponio, avverte di controlli con pattuglie miste (in borghese e in divisa) per sorprendere chi guida senza cinture o con il telefonino all’orecchio o invia messaggi e consiglia le buone pratiche per una guida sicura.

«Guardare il telefonino è come guidare con una benda agli occhi – le parole di Pomponio - Se uno va a cento all’ora in un secondo percorre 30 metri. E’ un attimo andare a urtare altri veicoli o uccidere qualcuno. La macchina è come un’arma carica. Bisogna guardare davanti, la strada, e gli specchietti laterali, usare gli indicazioni di direzione che sono indispensabili e servono a mettere nelle condizioni chi ci segue, chi ci precede e chi ci incrocia di conoscere le nostre intenzioni».

Altra regola da rispettare è la distanza di sicurezza. «Lo scenario più classico è sulle autostrade o le strade di grande comunicazione come la FiPiLi – spiega ancora Pomponio – Bisogna mantenere la distanza di sicurezza in entrambe le corsie, anche in quella di sorpasso perché se uno frena quello dietro ha il tempo di evitare l’impatto». Per quanto riguarda il cellulare e le cinture i controlli con le pattuglie miste saranno anche in FiPiLi. «Una pattuglia in borghese, in macchina o in moto si mette in un punto della strada e segnala i trasgressori alla patuglia in divisa che è dislocata più avanti – dice ancora Paolo Maria Pomponio – In questo modo evitiamo che le persone che vedono la pattuglia a distanza si allaccino la cintura o posino il cellulare evitando il controllo. In queste situazioni anche i numeri sono falsati perché se uno non ha la cintura, poi la allaccia mentre passa davanti alla pattuglia e poi la ritoglie non può rientrare tra i casi in regola. E’ in regola per cinquecento metri...». La polizia fa lezioni nelle scuole dove proietta filmati di incidenti gravissimi.

«Per i giovanissimi e i giovani abbiamo qualche speranza e aspettativa in più – ancora le parole di Pomponio – Ma se quando escono da scuola salgono in macchina e chi guida contravviene le regole, parla al cellulare, non mette la cintura, che ricordo è obbligatoria anche dietro, c’è il rischio che l’esempio faccia peggio delle lezioni». «Il traffico in questi giorni è molto presente, molto vivo, molto intenso - conclude Pomponio - E noi moltiplichiamo gli sforzi per stare sul territorio. Ma, purtroppo, la differenza la fanno i singoli. Al volante bisogna comportarsi da persone educate e rispettose delle regole».