Piombino, vernice nera sul murale di Ozmo

Non accenna a placarsi la polemica sull’opera fatta dall’artista che aveva già suscitato non poche polemiche

Il murale ricoperto con vernice nera

Il murale ricoperto con vernice nera

Piombino (Livorno), 30 giugno 2022 - Nella notte qualcuno ha coperto con vernice nera il murale realizzato da Ozmo alla Fonte di San Cerbone. Un murale non autorizzato, che aveva suscitato apprezzamenti, ma anche proteste e perplessità sul fatto che, al di là della bontà del progetto artistico, l’intervento era stato deciso dall’autore al di fuori delle regole e su una costruzione antica e tutelata. Per questo sono partite una serie di segnalazioni alla polizia municipale e alla Soprintendenza dei Beni Artistici e Culturali.

La Tenuta Poggiorosso si è offerta di far ripulire, a proprie spese, la vernice nera che ha oscurato il murale, ma a questo punto si pone un problema di ’certezza del diritto’, perché non si capisce in base a quale regola chiunque possa decidere a proprio piacimento di intervenire su beni storici.

"Un atto vandalico sopra un altro atto vandalico – osserva il consigliere dei Cinque Stelle Daniele Pasquinelli – cambia solo la “qualità“. Temevo che quel murale avesse avuto il solo effetto di creare un precedente, oltretutto rompendo quell’aura di intoccabilità che ha protetto fino ad oggi il golfo di Baratti". "Purtroppo – continua Pasquinelli – i miei timori si sono rivelati fondati. Il livello artistico di un’opera è soggettivo per definizione, quindi non mi permetto di esprimere un giudizio sul lavoro di Ozmo, ma da oggi in molti si possono sentire legittimati a fare altrettanto seguendo le proprie velleità artistiche, soprattutto se l’amministrazione dichiara di volerlo mantenere e dunque valorizzare".

Andrea Camerini, artista e autore tv che era intervenuto per criticare il murale, condanna anche l’imbrattamento del murale stesso e pone un problema: "E’ assolutamente da condannare il gesto di qualche imbecille (e vandalo) che ha imbrattato questi murales. Anche perché sposta il luogo di questo dibattito dalle sedi opportune (tipo gli uffici della Soprintendenza), ai luoghi bui dell’inciviltà. Ma, in tutto questo, vorrei sapere, ora, tutto questo schifo, alla fine della fiera, chi lo ripulisce e fa tornare questo luogo “trasandato” caro a molti, com’era prima?".

"Quando ho visto il murale – commenta Alessandro Franchini – lavorando nell’edilizia e sapendo quanto la Soprintendenza ci fa storiare quando interveniamo su fabbricati di interesse storico, non mi ha fatto una bella impressione. Nel contesto, diciamo la verità, senza mettere in discussione la bravura dell’artista che lo ha realizzato, ma questo gesto (dell’imbrattamento successivo ndr) è veramente brutto e deve essere punito, non si agisce in questo modo".