Nasce Cia Etruria: unite 6mila aziende

Cinzia Pagni la nuova presidente della confederazione che mette insieme le province di Livorno e Pisa

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E’ nata Cia Etruria. Una confederazione unica degli agricoltori per i territori delle Province di Livorno e di Pisa. Si tratta di una operazione di grande portata per il sistema Cia e per il comparto agricolo territoriale. L’Assemblea elettiva che si è svolta a Volterra ha espresso grande compattezza e forte motivazione. I delegati hanno eletto il Consiglio Direttivo composto da 35 membri. La scelta di Volterra per lo svolgimento dell’Assemblea Elettiva non è stata casuale. La città ha avuto per il 2022 il riconoscimento di Città toscana per la Cultura, una cultura legata ad una storia plurimillenaria che si sposa bene con la nostra agricoltura che fa del legame al territorio, del paesaggio, della tutela ambientale e del turismo, soprattutto quello enogastronomico, i propri punti di forza. Cinzia Pagni, già presidente della Cia di Livorno e Vicepresidente nazionale Cia, è stata eletta presidente all’unanimità. Nella sua relazione introduttiva ha evidenziato alcuni dati che mettono in evidenza la grande presenza agricola nei due territori. Una presenza che, nonostante la crisi, dimostra la grande vitalità e l’intraprendenza del tessuto imprenditoriale agricolo. Sono presenti tutti i tipi di agricoltura, questo rende più complesso il lavoro di rappresentanza, ma anche più stimolante e coinvolgente. Cia Etruria opererà su un territorio che comprende 56 Comuni con una popolazione complessiva di 747.000 abitanti. La Sau, superficie agricola utilizzata, totale è di 115.000 ettari con circa 5.700 aziende agricole che vi operano. Ovviamente aziende agricole che vanno da superfici aziendali minime fino ai grandi possedimenti. Interessante rilevare la grande crescita dell’agricoltura biologica anche nelle Province di Livorno e Pisa. Sono infatti circa 37.000 gli ettari già bio o in conversione, pari al 32% della superficie coltivata. Tra i seminativi prevalgono ampiamente cereali e foraggere. Buona la presenza di coltivazioni industriali. L’ortofrutta è prevalentemente nella zona della Val di Cornia, ma non solo. Olivicoltura e viticoltura rappresentano le coltivazioni che caratterizzano i paesaggi rurali dove opererà Cia Etruria rendendoli attrattivi anche dal punto di vista turistico. L’area di Bolgheri è ormai da anni riconosciuta a livello mondiale come un centro della produzione vitivinicola d’eccellenza. Questo, anche per effetto trascinamento, ha fatto crescere e sviluppare numerose altre aziende vitivinicole negli altri territori. L’olivicoltura ha una situazione variegata. Sul territorio livornese c’è una presenza importante di nuovi impianti, ma la più diffusa è quella di impianti tradizionali, spesso secolari, che hanno un enorme valore dal punto di vista paesaggistico e ambientale la cui gestione e coltivazione presenta grandi difficoltà e costi aggiuntivi nella loro gestione. La zootecnia ha avuto una forte flessione sia nel livornese che nel pisano. Fortunatamente resistono dei presidi molto importanti che meritano sostegno come la pastorizia presente particolarmente in Val di Cecina e l’allevamento di bovini di carne anche di razza Chianina. Come in tutta la Toscana, anche nelle province di Livorno e Pisa ha avuto un grande sviluppo l’agriturismo con riflessi positivi per tutto l’indotto turistico ricettivo dei territori interessati.

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