"No alla guerra ideologica al mezzo privato"

Il segretario del Pd Mirabelli entra a gamba tesa nella vicenda della rimozione degli scooter degli alunni delle superiori Cecioni e Iti

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Retata di motorini in via Galilei dopo la segnalazione di una persona disabili che aveva difficoltà ad attraversare la strada a cusa di uno scooter parcheggiato fuori dagli stalli. Che via Galilei sia una polveriera per la viabilità i residenti lo hanno segnalato da quando il Comune ha deciso di fare dei cambiamenti fortemente voluti dall’assessore Giovanna Cepparello che ora è finita dritta nel mirino del segretario dell’Unione comunale del Pd Federico Mirabelli. "Il problema non è la mancanza di parcheggio – dicono il sindaco Luca Salvetti e l’assessore Cepparello – ma l’eccesso di veicoli. Abbiamo appena fatto un’indagine sulla mobilità casascuola, ed è emerso che più di un ragazzo su quattro raggiunge la scuola in motorino. Anche se sta vicino, anche se potrebbe comodamente andare in bici o addirittura a piedi, anche se abita davanti alla fermata della Lam che lo condurrebbe alla meta in pochi minuti". Parole che non sono bastate a Mirabelli: "Rispetto delle regole è fondamentale a partire dal codice della strada – scrive Mirabelli sul sul profilo Facebook – in questo caso specifico, quando non si rispettano le norme, si rischia di ledere il diritto alla mobilità di soggetti più fragili: anziani, mamme con passeggino, diversamente abili. Il preavviso dell’arrivo delle forze dell’ordine non è un bel messaggio educativo. Spiace che venga dal mondo della scuola". E ancora: "L’area di via Galilei è congestionata. Ci sono uffici pubblici e scuole. Due di queste ultime, per il loro valore, crescono. Mi domando: esiste un limite a questa crescita? Si possono accettare iscrizioni con limiti evidenti degli spazi per l’istruzione (aule) o logistici (parcheggi per 24 ruote)? Così, per come funziona oggi, inseguiamo l’emergenza". Poi la stoccata all’assessore Cepparello promotrice di politiche per disincentivare l’uso dell’auto a favore del mezzo pubblico e delle due ruote: "Giusto sensibilizzare l’utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta, no alla guerra ideologica al mezzo privato". Mirabelli ci fa giù pesante: "I ritmi delle famiglie sono profondamente cambiati e questo spesso incide sulla decisione del mezzo di trasporto". Poi detta la linea all’amministrazione: "Servirebbe una fotografia dei bisogni degli studenti. I ragazzi sono sensibili a questi temi. Convochiamo in commissione i rappresentanti degli studenti e i dirigenti delle scuole". E va in pressing: "Viale Carducci e via Garibaldi sono iperservite dal trasporto pubblico locale. Ci sono corsie e piste ciclabili. Perché prevale l’utilizzo del mezzo privato? Dovremmo avere il coraggio di affrontare questo tema dentro il piano operativo comunale".

m.b.