"Non crediamo che Snam investa e poi lasci Piombino dopo soli 3 anni"

I comitati contro il rigassificatore non fermano la protesta

"Non abbiamo mai creduto che Snam, dopo aver speso milioni per le opere sul porto, fatto il gasdotto e la centrale di trattamento e immissione nella rete nazionale del metano alla Vignarca, possa abbandonare tutto e andare via. Per questo stiamo lottando affinché quella nave non arrivi proprio nel nostro piccolo porto.

Concedendo altri 100 giorni di proroga, si permette a Snam di portare a termine tutti i lavori e a quel punto ci troveremo di fronte al fatto compiuto: dopo aver speso milioni per la realizzazione delle opere a terra e in mare non sarà più possibile mandare via la Golar Tundra". Così, in una nota congiunta, i quattro comitati di Piombino che protestano contro il rigassificatore commentano la proroga di 100 giorni per l’indicazione dell’offshore. I comitati evidenziano che "i vari Governi che si sono succeduti e la Regione Toscana ci hanno abbandonato, così è successo del resto per le bonifiche, le grandi industrie, le infrastrutture, il commercio e purtroppo il nostro ospedale. Oggi, con l’installazione del rigassificatore, si prosegue l’opera di devastazione di un territorio". Per chiedere l’immediato blocco dell’opera i comitati promuovono una nuova manifestazione con corteo a Piombino. Il 17 dicembre il corteo partirà dal Torrione-Rivellino alle 16.30 e arriverà davanti a Palazzo Appiani dove si svolgerà un flash mob.