Non si ferma l’attivività dei volontari ’Dialogo’ all’interno del carcere

Corsi di formazione, colloqui periodici e aiuto alle famiglie

"La situazione sanitaria non può fermare l’azione dei volontari. E all’interno delle normative anti contagio sarà possibile continuare le attività educative e di assistenza". Con queste parole Licia Baldi, presidente dell’associazione di volontariato carcerario ‘Dialogo’ esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto nella casa di reclusione di Porto Azzurro con il direttore Francesco D’Anselmo, le educatrici Giuseppina Canu e Sara Aiosi e la vice comandante della polizia penitenziaria Ruggiero. Nell’occasione i volontari hanno presentato il programma di attività previste sia all’interno che all’esterno del carcere. Una parte di primo piano spetta ai colloqui con i detenuti, a cui si dedicano due persone, in attesa dell’autorizzazione per un terzo volontario. Sul versante formativo l’associazione cerca di offrire occasioni culturali attraverso la scuola, il teatro e la biblioteca. "Continua – spiega Licia Baldi - l’attività di supporto scolastico agli stranieri e agli universitari. L’organizzazione e la fruizione della biblioteca, rivestono grande importanza per la riflessione e la conoscenza. Un contributo alla comunicazione e socializzazione viene dal progetto del teatro. Un altro progetto è "Il verde tra le mura", con attività teorico-pratiche di orticultura e giardinaggio. Nel 2022 prenderanno il via due nuovi progetti, ‘Scacchi al Forte’ ed un corso di inglese". E poi l’ospitalità alle famiglie nella casa di via Bechi a Portoferraio.