"Ok la Via, ma no compensazioni"

Piombino, il sindaco Ferrari commenta la proposta dell’onorevole Romano sul progetto del gas

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Valutazione di impatto ambientale (Via) e ’decreto Piombino’: questa la proposta lanciata dal deputato Pd Andrea Romano sul progetto del rigassificatore a Piombino nell’intervista pubblicata ieri da La Nazione.

"Bisogna ascoltare le persone che esprimono un disagio – ha spiegato Romano – e cercare di capire i motivi del no". Per questo il deputato Pd propone che venga attivata la procedura di Via in modo da sottoporre a verifica gli impatti dell’impianto e che, in caso di esito positivo, si affrontino con un ’decreto Piombino’ le emergenze irrisolte da tempo come le bonifiche industriali, la riqualificazione dell’area siderurgica (con impianti di energia rinnovabile) e il nodo infrastrutture.

"Qualsiasi iniziativa che aumenta le tutele per i cittadini va bene – commenta il sindaco di Piombino Francesco Ferrari – e quindi la procedura di Via è doverosa, ma la nostra contrarietà al progetto ha motivi più profondi legati all’idea di sviluppo del territorio".

E per quanto riguarda la possibilità di individuare con un decreto legge una serie di impegni stringenti per il Governo?

"Abbiamo avuto molte promesse nel corso degli anni – osserva Ferrari – purtroppo non sono state mantenute, per cui c’è una normale diffidenza nei confronti di questo tipo di proposte".

"Ma non è solo questo – spiega Ferrari – noi non vogliamo barattare i valori ambientali e del territorio e la nostra sicurezza con nessun tipo di compensazione. Rifiutiamo proprio la logica delle compensazioni".

Non sarebbe utile alla città fare finalmente quelle opere come bonifiche e strade attese da tempo?

"Sì, ma sono frutto di accordi già firmati e impegni già presi, non possono essere rivendute una seconda volta. Inoltre la procedura per il raddoppio della strada 398 dopo molti anni di attesa è arrivata alla fine e l’appalto è stato assegnato per cui tra poco i lavori inizieranno indipendentemente da un ipotetico ’decreto Piombino’".

Intanto a Ravenna Snam ha presentato il progetto in Regione Emilia Romagna al tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima e, a seguire, anche alle commissioni Politiche economiche e Ambiente dell’Assemblea legislativa e al Tavolo per l’economia a Ravenna. L’istanza di realizzazione del progetto, trasmessa la settimana scorsa al commissario e presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che l’ha poi inviata ai ministeri competenti, sarà portata ora all’esame degli oltre 40 enti direttamente coinvolti dal processo autorizzativo. L’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle opere dovrà infine essere rilasciata dal commissario entro 120 giorni dal ricevimento. La tempistica del progetto presentata da Snam prevede appunto l’avvio dei lavori entro il primo quadrimestre del 2023, con l’obiettivo dell’entrata in esercizio del rigassificatore entro il terzo trimestre 2024. Al largo di Ravenna, a circa 8,5 chilometri dalla costa, sarà dunque ormeggiata una nave (gemella di quella prevista a Piombino) con una capacità di rigassificazione di circa cinque miliardi di metri cubi. Sarà rifornita a intervalli regolari, al massimo una volta alla settimana, da navi metaniere. Inoltre, verranno realizzate alcune infrastrutture per allacciare la nave alla rete gas esistente, con un metanodotto sia in mare sia interrato.

Luca Filippi