Livorno, primo giorno dei parcheggi a pagamento in Venezia, cittadini rassegnati

I commenti della gente: "Almeno il Comune ci dia servizi"

I lavori per l'installazione delle strisce blu nel quartiere della Venezia (Novi)

I lavori per l'installazione delle strisce blu nel quartiere della Venezia (Novi)

Livorno, 3 dicembre 2018 - Prima domenica di dicembre sotto una pioggerella dispettosa. È stata il d-day di dicembre, che ha dato il via alla giostra dello shopping natalizio. Ed è stato il d-day per i nuovi stalli blu in Venezia: tra viale Caprera e piazza del Luogo Pio dove, da ieri, è scattata la sosta a pagamento. Tra residenti e i visitatori le opinioni emerse sono le opinioni più disparate.

C’è una rassegnata accettazione della nuova disciplina della sosta, varata dall’amministrazione 5 Stelle (contestata sabato con una affollata manifestazione di piazza), ma anche delusione e malumore tra i residenti dello storico rione. E una visione più aperta tra coloro che abitano in altri quartieri.

«Abito in Venezia – racconta Roberta Mataresi mentre esce dal Museo della Città in piazza del Luogo Pio – dove con i nuovi stalli blu sono spariti tanti posti auto e ora noi residenti abbiamo serie difficoltà per parcheggiare quando rincasiamo. Prima non succedeva. Paghiano il contrassegno A. Bene, ma in cambio vogliamo un servizio».

Passa poi Franco Bocci con la famiglia: «Non vivo in Venezia, sono venuto oggi per la visita gratuita al Museo della Città. Ho pargheggiato lontano perché in piazza del Luogo Pio non c’era un posto libero. Avrei pagato volentieri se lo avessi trovato». Bocci infatti sulla rivoluzione blu della sosta esprime apprezzamento: «Non ci trovo nulla di strano. I parcheggi a pagamento ormai ci sono ovunque anche nei centri storici della Toscana».

Su questo punto Tiziana de Memme ha la sua opinione: «Non sono contraria ai pargheggi a pagamento, ma in centro storico, non ovunque come sta facendo erroneamente l’amministrazione. Abito a Corea e di solito vengo in centro con la bici, o con l’autobus». Anche Augusto Pisetta si sposta in bici o bus: «Abito in via Redi ed è comodo per me servirmi dei mezzi pubblici o della bicicletta. Sono anche favorevole ai parcheggi a pagamento, ma solo se bene organizzati e con servizi e costi contenuti«.

Della stessa opinione è Isabella Farina: «Sto in via della Padula, dunque alla periferia est della città, dove i mezzi pubblici sono quasi inesistenti, per cui sono obbligata a usare o l’auto o lo scooter. Per quest’ultimo in città non si trova più posto. Questa sera (ieri, ndr) per venire al Museo in piazza del Luogo Pio, ho lasciato l’auto al parcheggio in via della Cinta Esterna, ma solo perché è uno dei più economici».