Piano di revisione degli accosti per sfruttare bene la ripresa

Il porto torna a fare numeri importanti con le crociere . Ma c’è da risolvere il nodo di Grimaldi

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Il ritorno delle navi da crociera sta dando un’accelerazione anche agli assetti dei traffici navali sulle banchine del porto. Ieri c’è stata una commissione consultiva dell’Autorità di sistema portuale dedicata al tema, nella quale si è fatto il punto sulla vertenza, da mesi in attesa di pronunciamento del Consiglio di Stato, tra il gruppo vincitore della gara per la Porto 2000 e la concessione alle ropax Grimaldi di un’area in Darsena Toscana per i traffici anche passeggeri. La vertenza è in atto ormai da quasi due anni e non ci sono state decisioni tali da sbloccarla, in un senso o nell’altro. La Porto 2000 rivendica la riserva di fatto sui traffici passeggeri, come da bando di gara: l’AdSP da parte sua ha cercato di dare al gruppo Grimaldi, uno dei più importanti clienti del porto labronico, la possibilità di operare con le proprie navi miste su una banchina pubblica con concessione provvisoria. Da qui il ricorso al Consiglio di Stato, che ha già rinviato due volte la propria sentenza, in programma adesso per venerdì prossimo. Non ci sono state al momento dichiarazioni ufficiali ma pare che a palazzo Rosciano, sede dell’AdSP, si sia discusso sull’opportunità di chiedere al Consiglio di Stato un ulteriore rinvio sulla base di un lavoro di mediazione che potrebbe risolvere, almeno per i prossimi tempi, il problema: l’AdSP ha infatti messo mano a un piano di totale revisione degli accosti e delle aree nella combattutissima zona della sponda est della Darsena Toscana, piano che è all’esame degli operatori e delle loro associazioni di categoria da svariate settimane. Il piano punta anche a eliminare- o almeno a ridurre- il record di scorsi al Tar che hanno fatto del porto di Livorno un esempio (negativo) a livello nazionale.

In prospettiva il problema del riassetto delle aree e delle banchina intorno alla Darsena Toscana si risolverà solo con la realizzazione della Darsena Europa: ma si tratta di una soluzione programmata per la fine del 2026: troppo avanti per l’operatività attuale che sta facendo soffrire i terminalisti e le compagnie di navigazione.