Pietre d’inciampo per ricordare Benito e Ada

Livorno, domani la posa in via San Francesco . Le testimonianze di Ugo e Luciana Bassano

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Un Benito piccolo piccolo. Portato via da Livorno e inghiottito nel gorgo della Shoah. La contabilità della morte dice che furono centinaia gli ebrei livornesi che non tornarono più dalla deportazione. Secondo i recenti studi di Catia Sonetti oltre trecento persone scomparvero nei campi di sterminio e altre decine i civili livornesi furono deportati. La Comunità di Sant’Egidio ha dato vita a una serie di eventi: domani la posa in via San Francesco 32, di due pietre d’inciampo in ricordo di Ada Attal e di suo figlio Benito. Giovedì scorso, nel giardino delle scuole Micheli di Piazza San Marco, è stato piantato un ‘Albero della Memoria’. Domani alle 17, il ricordo di Ada e Benito, introdotto da un intervento, dal saluto dell’assessore Lenzi e di un giovane studente. Un omaggio floreale verrà quindi posto sulle pietre di inciampo e i ragazzi che interverranno potranno lasciare un biglietto con un loro pensiero. Al termine prenderanno la parola i testimoni Ugo e Luciana Bassano. Preziose informazioni su Benito Attal sono contenute nel libro ‘Dalla casa nel bosco al grande mondo. Storie di bambini ebrei tra la Toscana e Israele’ di Silvia Trovato e Tiziano Arrigoni (ed. La Bancarella). Tra le pagine anche una fotografia, un po’ sfuocata, che però contiene anche il volto di Benito insieme ai bambini dell’orfanotrofio ebraico a Sassetta. Il libro è dedicato proprio "A Benito Attal, il bambino il cui piccolo corpo si è dissolto nel fumo di Auschwitz, perchè qualcuno lo ricordi". Giovedì 27 gennaio, alle 15.30, in piazza Benamozegh, la cerimonia in ricordo della deportazione degli ebrei livornesi, con i saluti delle autorità civili e religiose, l’intervento del Rav Dayan, alcune testimonianze. Seguirà l’accensione della Menorah e l’ "abbraccio" alla Sinagoga da parte dei bambini delle Scuole Benci e Bartolena a conclusione dell’iniziativa. Il calendario di questi eventi è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica in collaborazione con Diocesi, Comune e Istoreco. Attualmente sono 18 le pietre di inciampo installate a Livorno.

Michele Brancale

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