"Piombino: ambiente e lavoro in un'unica vertenza, Usb pronta allo sciopero"

Il sindacato di base appoggia la manifestazione nazionale contro il rigassificatore

Usb

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Piombino (Livorno), 18 gennaio 2023 - Anche l'Unione Sindacale di Base ha partecipato all’assemblea piombinese dei comitati contro il rigassificatore di Piombino in vista dell’assemblea nazionale. 

Usb sostiene la scelta di organizzare una manifestazione nazionale a Piombino contro il ricorso ai rigassificatori e alle fonti fossili. Per il rilancio di una vertenza in difesa dell’ambiente e del lavoro.

"Ospitare una manifestazione a nazionale a Piombino sarebbe un’occasione d’oro per tutta la città e per la grande lotta contro l’installazione di un rigassificatore in banchina - dichiara il sindacato in una nota diffusa alla stampa -. Usb da sempre a fianco dei comitati e dei cittadini saluta con favore questa possibilità, un’opportunità per dimostrare a tutta Italia che la lotta di Piombino non ha, e non ha mai avuto, caratteristiche “nimby”. Bisogna essere in grado di portare la nostra lotta e la nostra critica a tutto campo a partire dalla scelte del Governo precedente, di quello attuale e della Regione Toscana in merito all’approvvigionamento energetico del nostro paese. Con la volontà di non investire nel superamento del fossile e del gas naturale e quindi in alternativa nelle energie rinnovabili alimentando una vera e propria speculazione che vede milioni di famiglie in difficoltà nel sostenere spese, di gran lunga, superiori per bollette e benzina in un contesto che ci vede ai massimi dagli anni 80 per tasso di inflazione. Argomento strettamente collegato alla decisione degli stessi governi di entrare, di fatto, in guerra contro la Russia a fianco degli Stati Uniti".

"Gli stessi Stati Uniti che vorrebbero venderci il gas a un prezzo quadruplo rispetto a quello Russo - prosegue l'Usb -. Una dopo l’altra sono cascate le menzogne che hanno giustificato l’approvazione in tempi record e senza alcuna valutazione di impatto ambientale, del rigassificatore di Piombino. L’Italia senza questa infrastruttura ovviamente non ancora attiva ,sarebbe dovuta restare a corto di gas lasciando le famiglie al freddo. Tutta colpa di Piombino ci dicevano. La manifestazione nazionale a Piombino è anche importante perché è utile a mantenere alta l’attenzione sul tema. Oggi Snam sta molto attenta a cercare di rispettare le cosiddette prescrizioni. Da domani il rischio concreto è che, a fronte di una pressione minore da parte di tutti noi, i lavori e l’eventuale gestione dell’impianto torneranno alla “normalità” Italiana. Con normative mai rispettate e rischi maggiori. In questo senso ci arrivano anche segnalazioni di alcuni lavoratori, impegnati nel cantiere, che vengono fatti dormire all’interno di containers nell’area industriale di Venturina. Se confermato USB è pronta ad intervenire attraverso gli organi competenti".

"Ma per noi la battaglia contro il rigassificatore e per la difesa dell’ambiente e della sicurezza è strettamente legata - aggiunge l'Unione sindacale di base -. Abbiamo apprezzato le parole del Sindaco, con cui abbiamo avuto modo di confrontarci, durante l’assemblea dei comitati. Dichiarazioni riportate anche nel recente incontro con il Ministro D’Urso. Parliamo ovviamente del futuro dell’acciaieria con i suoi 1600 operai in cassa integrazione. La fabbrica deve e può ripartire ma tutto ciò non succederà finché i 580 ettari (molti dei quali demaniali e quindi di tutti noi) saranno ostaggio di una multinazionale che dal 2018 non è stata in grado di investire un euro. Tutto ciò nonostante le promesse sia della dirigenza sia delle istituzioni e dei partiti. Fino a quando non ci sarà un intervento deciso dello Stato per rilanciare il nuovo stabilimento, con tecnologia moderna e compatibile con ambiente e territorio anche con anche l’atteso forno elettrico, tutto resterà come adesso. Con terreni da bonificare e strutture fatiscenti altamente inquinanti che impediscono anche ipotesi di differenziazione economica. Ma non solo, fino a quando questa situazione non si sbloccherà (e solo lo Stato, lo ribadiamo, potrà farlo) Piombino sarà considerato un territorio ormai da sacrificare".

"Ieri era la discarica - chiude l'Usb -, oggi il rigassificatore, domani chissà. La lotta dei lavoratori e cassaintegrati JSW è strettamente legata, quindi, a quella per la difesa e il rilancio del nostro territorio. Per concludere Usb annuncia la propria disponibilità a proclamare uno sciopero, per il giorno della manifestazione nazionale, per i lavoratori e le lavoratrici dei settori e delle aziende che il giorno del corteo saranno a lavoro. Tutto ciò per permettere la loro partecipazione".