"Piombino sotto Grosseto? Anche no"

Il segretario del Pd Baldassarri si scaglia contro la proposta di Fratelli d’Italia: "Sono contrario, ecco perché"

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"Pensare di spostare Piombino nella provincia di Grosseto non mi pare una buona idea". Il nuovo segretario comunale del Pd Andrea Baldassarri interviene sulla proposta lanciata da Fratelli d’Italia, che ipotizza di staccare Piombino dalla provincia di Livorno per aderire a quella di Grosseto e, contestualmente, passare sotto la Asl Sud Est che raggruppa Grosseto, Siena e Arezzo. "Secondo Fratelli d’Italia tale passaggio garantirebbe a Piombino vantaggi importanti, in particolare nell’ambito della sanità – dice Baldassarri - la proposta, in realtà, non è nuova e fu oggetto già nel 2013 di una raccolta di firme, a cui seguì una delibera del Consiglio Comunale. Personalmente sono contrario a questa soluzione, per vari motivi". "Una simile scelta - afferma Baldassarri - isolerebbe Piombino dagli altri comuni della Val di Cornia, ambito che, al contrario, deve tornare ad essere il nostro orizzonte di programmazione economica e di sviluppo. Nel settore della portualità e della logistica, per noi fondamentale, Piombino sarà chiamata a contribuire allo sviluppo della Zona Logistica Semplificata toscana, sfida che offre importanti opportunità e che richiede collaborazione e sinergia con Livorno, non una velleitaria separazione. In questo quadro l’idea che il porto di Piombino debba fare da solo e possa trovare la propria dimensione come porto del Golfo di Follonica è riduttiva e totalmente anacronistica. Tutto ciò senza contare il legame che, come porto turistico, abbiamo con l’Elba, che molto difficilmente sarebbe disposta a seguirci in questa avventura". "In generale – osserva il segretario Pd - dovremmo guardare oltre la dimensione provinciale che, con l’attuale assetto istituzionale, ha una rilevanza molto limitata. Ci sono ambiti, come quello turistico, nel quale una cooperazione con Follonica o con le Colline Metallifere è utile e necessario ed altri, come quello della portualità, per il quale è invece necessario mantenere solidi i nostri legami storici e istituzionali con Livorno. Ci sono, inoltre, alcuni temi, come quello della modernizzazione del nostro sistema di trasporti (corridoio tirrenico, ferrovia, aeroporto) per i quali dovremmo unire le forze con le altre province della Costa (Grosseto, ma anche Pisa e Massa Carrara) per aumentare il nostro peso nel governo regionale, piuttosto che alimentare guerre tra di noi. Se poi si guarda alla sanità non vedo come il passaggio ad un’altra provincia potrebbe risolvere i pur gravi problemi che ci troviamo di fronte. La sanità, per cominciare, è ormai governata da grandi Asl sovraprovinciali ed essere nella Sud Est cambia poco rispetto alla Nord Ovest, anzi saremmo ancora più periferici".

m.p.

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