Populonia, Acropoli rinata Il piano da 1,5 milioni

La Parchi Val di Cornia ha presentato gli interventi per gli scavi e il recupero. Un’area archeologica importante tutta da scoprire e resa visitabile

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La Parchi Val di Cornia ha presentato i risultati del progetto di conservazione e valorizzazione che ha interessato l’Acropoli e la Necropoli, all’interno del Parco archeologico di Baratti e Populonia. Un progetto che si è distinto per la stretta e costante collaborazione tra la Parchi, la Soprintendenza, il Comune di Piombino (ente co-finanziatore) e l’Università degli Studi di Siena, e che è stato finanziato dal Fondo Europeo per oltre 1.500.000 di euro.

"Le azioni previste dal progetto sono particolarmente importanti per il futuro del parco archeologico - ha detto Mauro Tognoli amministratore delegato Parchi - perché ci permettono di rinnovare l’offerta culturale e di rendere sempre più appetibile il parco come meta archeologica di primo piano su scala nazionale". "Il progetto ha dato una accelerata significativa alla valorizzazione delle due aree del parco archeologico, con interventi a lungo attesi - ha concluso Marta Coccoluto, responsabile del parco archeologico - Solo per citare i più significativi: il restauro della Tomba dei Carri, la riqualificazione dell’ingresso principale e dei percorsi, la valorizzazione dell’acropoli, dove la ricerca non si è mai interrotta e ha portato in luce lo straordinario complesso delle terme sopra Le Logge, con il mosaico dei Neri, un sogno accarezzato nei primi anni 2000 che oggi finalmente è realizzato e restituito alla comunità scientifica e ai visitatori, grazie al prezioso lavoro portato avanti insieme alla Soprintendenza e all’Università di Siena, e raccontato con un progetto di comunicazione per adulti e bambini, che ha coinvolto anche il disegnatore satirico e autore Andrea Camerini e il team di ArcheoKids".