Livorno, Porto 2000: salta l’accordo sui passeggeri

Va avanti la battaglia tra i due colossi: Moby-Tirrenia di Onorato ed MSC e il gruppo Grimaldi. Vanificata la tessitura dell’Authority

Scontro ancora sulle movimentazione del traffico passeggeri in porto

Scontro ancora sulle movimentazione del traffico passeggeri in porto

Livorno, 22 novembre 2022 - Sembrava cosa fatta, dopo mesi di trattativa e l’ok sia della commissione paritetica che del comitato di gestione portuale della scorsa settimana: il sospirato accordo di compromesso sui servizi di interesse pubblico alla società Porto 2000 per la gestione dei passeggeri sulle banchine labroniche.

Tutto approvato, dopo la lunga e paziente tessitura da parte dei vertici di palazzo Rosciano. Invece, proprio in zona Cesarini - come dicono gli appassionati di calcio - l’accordo é saltato.

E come immediata conseguenza oggi a Roma il Consiglio di Stato - che l’accordo avrebbe annullato - dovrà pronunciarsi sul ricorso contro l’Autorità Portuale presentato mesi fa dai vincitori della gara, il gruppo Onorato supportato dal gruppo MSC.

Sarebbero stati proprio i legali della società del Gruppo MSC a rifiutare la firma del compromesso proposto da palazzo Rosciano.

Non per il suo contenuto, che sembra fosse accettabile, ma per i tempi in cui è stato proposto: cioè troppo tardi per evitare il rischio di ricorsi da parte degli altri concorrenti alla gara, ricorsi per i quali esiste un tempo di almeno 60 giorni (o addirittura 90) della stipula del compromesso. Così l’approvazione del compromesso è saltata: e la decisione del Consiglio di Stato potrebbe aggravare ancora di più le tensioni in atto tra due grandi gruppi armatoriali che operano nel settore dei passeggeri a Livorno, la Moby/Tirrenia di Onorato ed MSC e il gruppo Grimaldi cui l’Autorità portuale ha consentito di lavorare con i propri ro/pax (navi delle Autostrade del mare che trasportano sia vettori merci sia auto e passeggeri) su banchine pubbliche in concessione.

L’Autorità portuale non aveva reso noto i termini del compromesso, ma fonti ufficiose avevano chiarito che la Porto 2000 avrebbe avuto il pieno riconoscimento della riserva” dei servizi ai passeggeri con un ticket da parte della Grimaldi, autorizzata quest’ultima ad operare sul modello attuale fino al 2025.

Da allora in poi sarebbe stato negoziato un nuovo accordo. In compenso la Porto 2000 veniva autorizzata a ridurre gli stanziamenti previsti alla sua offerta (circa 10 milioni di euro in meno cancellando l’impegno a costruire un albergo nel terminal) ed aveva l’impegno di monetizzare a suo vantaggio anche gli anni perduti nella “diatriba” del dopo-gara sui servizi svolti dal gruppo Grimaldi.