Crisi Mar Rosso, porto in affanno: "Le infrastrutture sono una priorità"

Comitato di gestione all’Autorità Portuale. Il presidente Guerrieri: "Le prossime sfide del nostro scalo"

Il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri

Il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri

Livorno, 10 maggio 2024 – “Quella del Mar Rosso è stata solo l’ultima di una serie di crisi sistemiche che hanno colpito l’industria marittima negli ultimi anni, mettendo sotto stress l’intera catena logistica e, con essa, la logica del just in time, che fino al 2020 ha favorito i processi di globalizzazione".

Le parole del presidente dell’Autorità Portuale di Livorno e Piombino Luciano Guerrieri al Comitato di Gestione e dell’Organismo di Partenariato allargato all’assessore regionale alle attività produttive, Leonardo Marras, e all’assessora comunale ai porti, Barbara Bonciani. La pandemia, l’impatto del conflitto Russia-Ucraina sulla fornitura di materie prime e sull’aumento dei prezzi al consumo, i problemi di siccità del Canale di Panama, e la guerra tra Israele e Hamas: "Tutte queste crisi hanno chiaramente rappresentato dei momenti critici per lo shipping, mettendo i porti italiani di fronte a continue sfide" ammette Guerrieri, sottolineando come le conseguenze del sostanziale blocco di Suez siano oggi sotto gli occhi di tutti: "Sempre più navi stanno allungano il percorso verso il Capo di Buona Speranza per evitare di passare dallo Stretto di Bab al-Mandab, il prolungamento dei viaggi si è tradotto in un ritardo nell’arrivo delle navi e in alcuni casi in un calo evidente dei traffici, così come registrato da molti porti italiani".

Il porto di Livorno non è stato impattato in modo significativo da questa situazione, se non limitatamente al traffico delle auto nuove provenienti dal Far East, segmento di mercato su cui non è stato registrato un vero e proprio calo ma crescenti disagi per la ritardata consegna dei veicoli. Guerrieri cita i dati di traffico (ancora provvisori) del primo trimestre del 2024: "Tra gennaio e marzo - spiega - il porto di Livorno ha fatto registrare un calo generale in quasi tutte le tipologie di traffico, a cominciare dai container, dai prodotti forestali e dalle auto nuove. Le uniche eccezioni positive sono rappresentate dai rotabili e dai passeggeri".

Di fronte a un quadro a livello internazionale complesso occorre quindi mettere in campo varie iniziative per cogliere nuove opportunità anche in vista dell’aggiornamento del nuovo Piano Operativo Triennale della Port Authority, che sarà presentato a fine giugno. "Lo sviluppo delle infrastrutture è una priorità - dice il primo inquilino di Palazzo Rosciano -, l’AdSP ha cantierizzato 13 interventi infrastrutturali e altri 25 progetti andranno a gara". Non c’è solo la Darsena Europa all’orizzonte: "Abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per sviluppare i nuovi ambiti di competenza della portualità, che vanno oltre la logica marittima in senso stretto: la sostenibilità energetica e la transizione digitale sono due temi centrali su cui l’ente portuale sta lavorando con forte determinazione".