Porto, salari e sicurezza: pronto lo sciopero

Livorno, stamani ci sarà un ulteriore tentativo di mediazione all’Autorità Portuale. Sindacati sul piede di guerra anche a Piombino

Migration

Trattative febbrili andranno avanti anche oggi, nella sede della Autorità Portuale, per tentare in extremis di disinnescare la ’bomba’ dei dieci giorni di sciopero che stanno per scattare e che porteranno i lavoratori portuali a incrociare le braccia.

È stata convocata per stamani alle 10 una riunione straordinaria sugli Scali Rosciano per trovare, se non un accordo, almeno una tregua. Resta però proclamato lo sciopero dei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio dal 12 al 22 settembre. Le segreterie provinciali di Filt, Fit e Uil trasporti hanno dato fuoco alle polveri su mandato dei lavoratori, dopo le assemblee che si sono succedute dal 23 al 26 agosto sulle problematiche più scottanti: sicurezza, salute e salario. Nonostante la disponibilità del presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri (foto) a fare da mediatore tra sindacati e la controparte (armatori e terminalisti) la vertenza non si è risolta.

Nel frattempo il sindacato di base Usb è entrato a gamba tesa nella vertenza aperta da Filt, Fit e Uil trasporti. "Cgil, Cisl e UIL senza vergogna, decidono di chiamare i lavoratori alla lotta. Due ore di astensione dal lavoro per una settimana e poi due giorni di sciopero a ridosso della scadenza elettorale. – attacca Usb – Già pronta la passerella politica per qualche candidato che verrà a Livorno per strumentalizzare e per rifarsi la faccia sui temi del lavoro. Ma qual è la piattaforma di questo sciopero? Nel documento inviato alle aziende non c’è scritto nulla. Si parla genericamente di salario, sicurezza e diritti. Si chiede ai lavoratori di perdere giornate di lavoro sul niente".