Profumo (Leonardo) al convegno all’Accademia navale: “Affrontare le minacce sottomarine”. Presidio pacifista, scritta contro Crosetto

A Livorno presentato il “Rapporto globale sul mondo subacqueo”. Fuori dai cancelli la manifestazione antimilitarista

Accademia navale, convegno Civiltà del mare

Accademia navale, convegno Civiltà del mare

Livorno, 27 marzo 2023 – L’Accademia Navale di Livorno ha ospitato lunedì 27 marzo la presentazione del primo Rapporto globale sul mondo subacqueo “Civiltà del mare. Geopolitica, strategia, interessi nel mondo subacqueo. Il ruolo dell’Italia”, realizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare Italiana, in collaborazione con studiosi e ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

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Tra i partecipanti all’evento il ministro della Difesa, Guido Crosetto (collegato in videoconferenza), il ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il presidente della Regione Toscana, il sindaco di Livorno, il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, il presidente e l’amministratore delegato di Leonardo e i presidenti della Fondazione Leonardo, del Cnr e di Aiad.

L’evento intende approfondire i principali temi legati alla dimensione subacquea, sottolineandone il valore strategico dal punto di vista ambientale, socioeconomico, tecnologico e geostrategico e portare all’attenzione dei decision maker l’esigenza della creazione dell’Autorità nazionale per il traffico subacqueo.

Alle 14, fuori dall’Accademia, presidio di “Rete Livorno contro le guerre”. 

Una scritta su un muro vicino all'Accademia navale contro il ministro della Difesa Crosetto è comparsa in mattinata in concomitanza del convegno. C’era scritto “Crosetto fascista”. La scritta è stata presto cancellata ed è rimasta visibile per pochi minuti. Un'altra scritta poco lontano recitava invece “Livorno non vi vuole”.

Il ministro Crosetto: “Investimenti nel dominio subacqueo”

"Il dominio subacqueo ha la stessa rilevanza di quello dello spazio. Per questo prendo un impegno non formale, quello dell'impiego di risorse future da parte del ministero della Difesa su questo dominio per fare da volano per l'economia e la tecnologia italiana e per renderla tra le prime al mondo”.

Il ministro Crosetto collegato in videoconferenza
Il ministro Crosetto collegato in videoconferenza

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo da remoto alla tavola rotonda pomeridiana. “L'interesse verso questo mondo - ha aggiunto - è enorme perché questo dominio avrà la stessa rilevanza che ha avuto la ricerca spaziale e l'Italia è oggi all'avanguardia in questo ambito”.

Per Crosetto inoltre “il dominio subacqueo è fondamentale e quello di oggi è un punto di partenza per costruire una strategia per il futuro e il punto di arrivo che immagino è una sala di controllo di quello che succede a livello sottomarino, come ora esiste per ciò che accade nello Spazio. Uun aspetto importante per tutti e tanto di più per l'Italia che è circondata dal mare, per questo assicuro un impegno profondo alimentato da stanziamenti di bilancio da parte della Difesa”. “Cercheremo infine - ha concluso Crosetto - di essere un coagulante per mettere insieme piccole, medie e grandi aziende e diverse tecnologie, così da fare dell'Italia attore primario nel mondo in questo settore”,

Profumo: “Attenzione alle minacce sottomarine”

Nel mare “sono almeno tre gli scenari con cui dobbiamo confrontarci, quello delle minacce subacquee di per sé stesse, che riguardano infrastrutture critiche sottomarine come gasdotti, cavi e, in futuro, eventuali basi per l'estrazione mineraria e data storage. I pericoli che il subacqueo pone per la superficie marina, dove la minaccia investe tutto ciò che opera sulla linea dell'acqua, dagli assetti navali a piattaforme petrolifere e stazioni di rigassificazione. Ultimo, ma non meno importante, lo scenario in cui la stessa terraferma può diventare bersaglio di attacchi subacquei, in primis i porti”.

Accademia navale, convegno Civiltà del mare
Accademia navale, convegno Civiltà del mare

Lo ha sottolineato l'ad di Leonardo, Alessandro Profumo, evidenziando a esempio di quest'ultimo contesto “l'attacco alla base russa di Sebastopoli che dimostra che il pericolo è presente ed è enormemente più sofisticato rispetto a pochi anni fa”. Dunque, “le sfide strategiche e tecnologiche del mondo subacqueo - ha concluso - richiedono e richiederanno sempre più l'integrazione di competenze diverse. Come azienda che opera nel multidominio, con capacità che vanno dalla difesa aerea, all'elettronica per la difesa e ai sistemi d'arma, Leonardo è dotata di una visione olistica ed è il naturale system integrator anche nel mondo dell'underwater”.

Carta: “Aumentano le navi russe nel Mediterraneo”

"Abbiamo il dovere e la possibilità di agire per la sicurezza del nostro mare e delle nostre coste" perché "le minacce subacquee sono potenzialmente in grado di colpire punti strategici, l'attacco al Nord Stream e ai cavi sottomarini tra Norvegia e stazione satellitare ci hanno messo di fronte a sfide notevoli e l'Italia, al centro del mare nostrum, non può che assumere un ruolo di rilievo in ambito Nato".

Così il presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Carta, intervenendo all'evento. "Si registra - spiega Carta - un aumento della flotta russa nel mar Mediterraneo mai visto, nemmeno durante la guerra fredda, e rimane alto il rischio di incidenti. Sono note da tempo le azioni di ricognizione marina fatte dai russi con strumenti di mappatura delle infrastrutture marine, gasdotti e oledotti".

L’intervento del ministro Musumeci

"E' una grande sfida in un Paese come il nostro, formato con, per e dal mare, e deve indurci a recuperare tanto tempo perso in passato. Il contesto geopolitico che va ogni giorno modificandosi ci pone di fronte a domande che non sollecitano sempre facili e scontate risposte. Questo mondo impone scelte che vanno fatte assai presto. Il sistema mare oggi acquista un'importanza straordinaria specie per una Nazione come la nostra che ha oltre 7500 km di coste".

A dirlo è il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, intervenendo all'evento. "Siamo certamente il Paese del mare in Europa - sottolinea Musumeci - e se pensiamo cosa passa nei fondali marini ci rendiamo conto di quanto sia stata imprudente la scarsa attenzione a questo mondo. Bisogna prendere scelte politiche serie e responsabili: non solo perché si conosce solo il 20% del subacqueo con mappature non sempre analitiche ma anche perché le sfide nazionali e internazionali impongono scelte importante a grandi responsabilità".

Accademia navale, civiltà del mare
Accademia navale, civiltà del mare

"Troppi enti concorrono sulla materia marittima e non è mai un bene quando non riescono a dialogare tra loro. E questo è uno dei motivi per il quale è nato questo ministero, con funzione di coordinamento e gestione tra 8 ministeri che concorrono a formare il sistema mare ma spesso non riescono a dialogare".

 "Tra le principali cose che dobbiamo affrontare - chiarisce il ministro - c'è l'esigenza di determinare un coordinamento tra le normi esistenti e il varo di nuove per disciplinare il mondo del subacqueo".  "Tra le varie materie sul tema aperte al dibattito mi piace sottolineare l'archeologia subacquea. Una goccia del mare mediterraneo contiene più storia di tutti gli oceani del mondo e questo spiega perché sono emersi i bronzi di Riace e la nave greca di Gela. C'è ancora tanto da recuperare, altrimenti dei fondali faremo un museo".

"In questi giorni - spiega Musumeci - stiamo per firmare con il ministero della Cultura un protocollo per consolidare e rendere più attiva la necessità di esplorare il nostro mondo subacqueo e recuperare tutto ciò' che il tempo ci ha consegnato, speriamo di farlo anche in collaborazione con Leonardo".

L’intervento di Violante

“Non conosciamo il mondo subacqueo, conosciamo lo spazio benissimo, sappiamo che cosa succede a tre, quattro, cinque, dieci anni luce da noi, non conosciamo quello che succede a 50 metri sotto al pelo dell'acqua”. Lo ha detto Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine, spiegando il significato del convegno oggi all'Accademia Navale di Livorno, «Civiltà del Mare, il subacqueo nuovo ambiente dell'umanità.

Accademia navale, civiltà del mare
Accademia navale, civiltà del mare

"I fondali marini - ha aggiunto Violante - sono ricchi di terre rare, sono ricchi di noduli polimetallici, cavi attraversati da un milione e mezzo di cavi per le comunicazioni, quindi un patrimonio da conservare e usare«. »La prima questione - ha proseguito - è arrivare a una autorità regolatoria per il traffico subacqueo, è la nostra proposta. Il 3 maggio incontreremo il segretario generale delle Nazioni unite che ha l'incarico per il subacqueo e dei fondali marini, ci ha chiesto lui un incontro per questo. Poi sempre a maggio avremo un incontro con università, mondo industriale e mondo della politica e diplomazia per lavorare insieme sul futuro. Il mare è uno dei grandi ambienti dell'umanità del futuro, insieme allo spazio, il cyber e appunto il subacqueo".