"Ragazzi, riprendetevi la vita"

Cecina, una giornata speciale organizzata dall’Asl per ottanta studenti. La prevenzione del gioco d’azzardo

Migration

Un po’ di vita sana all’apertro con buoni prodotti tipici da assaggiare invece di uno schermo di un computer e gioco d’azzardo. Sembra scomntato, eppure non è così dopo due anni di restrizioni covid e una vita specialmente per i più giovani, tutta ’mediata’ da internete e dai computer. Far apprezzare ai ragazzi una modalità sana di giocare e divertirsi, al di là del gioco d’azzardo, è stato l’obiettivo della giornata che si è svolta a Cecina e che ha coinvolto più di 80 studenti che frequentano gli ultimi due anni dell’Isiss Marco Polo, organizzata dalla Asl Toscana nord ovest in collaborazione con la condotta Slow Food Costa degli Etruschi.

"Gli studenti hanno potuto apprezzare – sostiene Maurizio Varese, responsabile dell’area delle dipendenze dell’Asl Toscana nord ovest - sia i prodotti tipici della zona, grazie alla merenda allestita da Slow food, sia i giochi da tavolo del progetto Slow Game dove è importante l’abilità del giocatore. Inoltre, i giochi da tavolo sono socializzanti e sono stati pensati per il puro piacere di giocare, al contrario di quanto avviene nel gioco d’azzardo che è individuale, veloce, ed ha il solo scopo di guadagnare denaro. A Cecina si è verificato anche un interessante parallelismo tra Slow Food (cibo buono, sano, giusto, consumato in maniera consapevole e per il piacere del gusto) e Slow Game (il gioco buono, legato alle tradizioni, lento, di abilità, fatto per il piacere di giocare)”. “Un ringraziamento particolare – conclude Varese - alla dirigente dell’Istituto Marco Polo, Anna Tiseo ad Antonella Nencini di Slow Food, ai Ludoeducatori di Lucca Crea e agli operatori del SerD Lucia Mancino, responsabile delle farmacotossicodipendenze della zona sud, Maria Inplatini, Roberto Calvanelli psicologi del SerD Cecina e di Piombino".

"L’Isiss Marco Polo – interviene la dirigente scolastica, Anna Tiseo – è da sempre aperto alla collaborazione con le istituzioni e le associazioni del territorio su tematiche importanti, per questo ha aderito da subito con convinzione alla proposta di Slow Food di partecipare al progetto Slow Game. Riteniamo, infatti, che uno dei compiti primari della scuola sia quello di intercettare i bisogni educativi e formativi, a cui cerchiamo di dare risposte con una proposta didattica per competenze, incentrata sull’imparare facendo". "Sono molto contenta che gli studenti abbiano partecipato con serietà ed entusiasmo manifestando il loro interesse per il tema affrontato e confermando la scelta di alternare un momento teorico ad attività pratiche".

Soddisfazione anche da parte di Antonella Nencini, fiduciaria della condotta Slow Food Valli Etrusche. "Noi di Slow Food abbiamo condiviso da subito questo progetto, proposto da Maurizio Varese, perché crediamo fermamente nel connubio cibo – educazione – cultura. Tutti i prodotti degustati provengono infatti da aziende che fanno parte della Condotta Slow Food Costa degli Etruschi, in particolare il classico ‘pane Etrusco della Val di Cornia’, realizzato con farine di grani antichi da un antico panificio di Venturina Terme. Anche l’olio è un prodotto nelle nostre olivete collinari".