" I ragazzi hanno bisogno di noi, ascoltiamoli"

Tavola rotonda al Vespucci con l’avvocato Matteucci e la psicologa Catastini. Il sindaco Salvetti ha rilanciato il confronto sulla movida

Da sinistra Aurora Matteucci, Michela Berti e Paola Catastini (Foto Novi)

Da sinistra Aurora Matteucci, Michela Berti e Paola Catastini (Foto Novi)

Livorno, 20 marzo 2022 -  Ascoltare i giovani, anche nei loro silenzi, leggere con loro la Costituzione ed essere disponibili a costruire insieme progetti per il futuro: questi gli spunti emersi dalla tavola rotonda organizzata dalla prof Elena Lorenzini docente dell’istituto Vespucci sul tema ’Punti di convergenza – i giovani e la società: come crescere cittadini responsabili?’ alla presenza della Dirigente Scolastica Francesca Barone, che ha fatto gli onori di casa. A rispondere alla domanda erano stati chiamati l’avvocato Aurora Matteucci, Presidente della Camera Penale di Livorno, la dottoressa Paola Catastini, psicoterapeuta, il sindaco Luca Salvetti, nonché Pietro Caruso, come genitore e vicepresidente della Provincia e la dottoressa Tiziana Rapisarda per l’Ufficio Scolastico Provinciale.

Complesso è stato il quadro fatto dalla professoressa Monica Dal Monte, docente di italiano dell’IIS Vespucci- Colombo, ex referente per l’inclusione. Si dipinge una gioventù spesso indifferente e scollata dalle attività scolastiche – senza guardare ai quotidiani fatti di cronaca anche cittadina – e di famiglie talvolta incapaci di gestire i figli, che chiedono alla scuola aiuto. Sono emerse tutte le difficoltà relazionali e tutte le strategie messe in atto dalla scuola per supportare le ultime generazioni. Compito di Michela Berti, giornalista de La Nazione tessera la tela delle risposte. L’appassionato intervento dell’avvocato Matteucci ha fatto riflettere il pubblico sulla bellezza della Costituzione, in particolare dei primi articoli, che ha suggerito di leggere e analizzare nelle classi, insieme al ’Discorso sulla Costituzione’ di Piero Calamandrei, non per parlare del passato, ma per comprendere come "la Costituzione non è una macchina che va da sé, ma perché si muova, ha bisogno dell’impegno, dello spirito , della responsabilità di ognuno a mantenere le promesse espresse", dunque attiva partecipazione alla vita sociale in ogni settore.

Profondo e lucido affresco della dottoressa Catastini sugli adolescenti di ’era Covid’, invitando i docenti a lavorare sia con il gruppo dei resilienti, cioè di coloro che hanno saputo reagire alle restrizioni e si stanno riprendendo le lor vite in questo anno, che con i ’fragili’ ovvero quei ragazzi che già avevano delle difficoltà e che, ora più che mai, devono essere aiutati a diventare responsabili. Le parole della Catastini rivolte a quegli adulti che, nei diversi ruoli, hanno il difficile il compito di mettersi nei panni degli adolesenti, di riconoscere quello che realmente possono darci, di vedere anche fra le righe senza giudicare per aiutarli a costruire e realizzare i loro progetti.

Il sindaco Luca Salvetti, che in questo periodo ha incontrato spesso le delegazioni studentesche ed ascoltato le loro proteste, si è sentito invitare alle loro assemblee di istituto ed ha deciso di istituire un consiglio degli studenti a livello cittadino, ha offerto loro spazi pubblici per potersi incontrare in gran numero, ad esempio il PalaBastia e si è aperto ad un confronto con gli adolescenti sui temi della movida cittadina, segno di istituzioni presenti, attive e desiderose di coinvolgere i giovani. Aspetto rinforzato dalla dottoressa Tiziana Rapisarda, colonna dell’Ufficio scolastico provinciale, assolutamente convinta dell’importanza del buon esempio e della presenza al fianco dei giovani, come pure Pietro Caruso, vicepresidente della Provincia, ma anche genitore e dirigente sportivo, per il quale la chiarezza del dialogo e l’unità di intenti fra i vari soggetti educativi può essere fonte di ottimismo.