"Raccogliamo rifiuti pericolosi: vogliamo essere vaccinati"

Livorno, appello dei lavoratori del settore igiene ambientale che sono in prima linea: "Teniamo pulita la città e facciamo servizio nelle case, tutelate anche noi contro il Covid"

Raccolta di rifiuti pericolosi

Raccolta di rifiuti pericolosi

Livorno, 15 aprile 2021 - I lavoratori del settore igiene ambientale (sia dipendenti di Amps che di Avr) dall’anno scorso sono in prima linea in piena pandemia da coronavirus. Tra di loro ci sono stati casi di contagio. Anche a questa categoria di lavoratori è stato chiesto uno sforzo aggiuntivo per far fonte a una situazione resa ancora più complessa dall’ergenza sanitaria. A loro è stato chiesto di igienizzare strade e piazze e tenere ancora più pulita la città. Non ultimo si sono sobbarcati, e svolgono ancora, il delicato e fondamentale compito di ritirare direttamente a domicilio i rifiuti prodotti dalle migliaia di livornesi costretti alla quarantena perché positivi al coronavirus. Ebbene uno di questi lavoratori Stefano Venturini interviene per sollevare la questione della mancata vaccinazione contro il coronavirus degli operatori dell’igiene ambientale. "Sono un lavoratore di igiene ambientale e intendo porre un quesito ai vari enti di competenza sul fatto che una categoria di lavoratori ad alto rischio di contagio come la mia, non siano stati inseriti nelle liste delle vaccinazioni, mentre gli avvocati e addirittura gli insegnanti di ballo sì". Ricorda Venturini: "Aamps ha un servizio di raccolta dei rifiuti prodotti da persone contagiate. Pur avendo seguito una specifica formazione e pur avendo i dispositivi di protezione necessari a limitare al minimo l’esposizione al contagio, non solo questo servizio è a rischio, ma a questo si somma il fatto che molti cittadini per problemi propri, o di organizzazione della Usl, gettano i rifiuti contaminati nei cassonetti, nei bidoni o nei mastelli normali creando possibili punti di pericolo sanitario maggiore per i lavoratori che vannno a raccogliere tali rifiuti e per gli operatori di Avr che vanno a pulire intorno alle batterie di raccolta che pur avendo i dispositivi obbligatori ordinari per svolgere tali mansioni, non hanno gli altri DPI specifici anti contagio".

Prosegue Venturini: "Io mi chiedo e vi chiedo se non fosse stato più utile inserire questa categoria di lavoratori qui come nel resto della Toscana e del Paese, tra quelli da vaccinare subito?". Conclude Venturini: "Voglio ricordare che gli operatori di igiene urbana che hanno accettato di aiutare a risolvere una problematica che altrimenti avrebbe avuto soluzioni molto più complesse, non sono operatori sanitari quindi le attività di raccolta dei rifiuti pericolosi e ad alto rischio non sarebbero a carico di questa categoria e l’azienda Aamps, a tutt’oggi, si è assunta questo onere con le relative spese senza avere contropartite da nessun ente istituzionale".

Monica Dolciotti