"Rifiuti, servono gli impianti Dobbiamo superare le discariche"

L’assessore regionale all’ambiente Monni interviene sul dibattito a proposito del termovalorizzatore. Le preoccupazioni di Golino della Cgil e l’impegno del sindaco Salvetti a presentare i dati di Aamps

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"Il termovalorizzatore di Livorno deve andare avanti finché i numeri gli daranno ragione, perché senza impianti non è attualmente possibile mettere in sicurezza i rifiuti della nostra città". È intervenuto così Giovanni Golino, segretario provinciale della FP-CGIL di Livorno durante il 6° incontro del percorso partecipativo per il Piano dell’Economia Circolare, a cui erano presenti anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti, l’assessora comunale all’ambiente Giovanna Cepparello e l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni. Golino è partito dai numeri dell’impianto, dalle rilevazioni di Arpat sulla qualità dell’aria e il rispetto delle Best Available Tecniques (BAT), si è soffermato poi sui costi dell’inceneritore e sui ricavi generati dall’energia prodotta, così alla fine del suo discorso è arrivata una proposta diretta a Comune e Regione: "Noi siamo a favore di un’economia circolare, ma per funzionare il sistema dei rifiuti necessita di un’adeguata impiantistica. Per cui ecco la nostra proposta: rinnoviamo l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il termovalorizzatore, nel frattempo costruiamo i nuovi impianti in programmazione, come quello di pirolisi. Creiamo un accordo tra tutti i soggetti interessati, in modo da tenere l’inceneritore attivo fino al 2026 e poi valutiamo dai numeri se spegnerlo, avendo già i nuovi impianti alternativi pronti. Così, numeri permettendo, nel 2026 sarà possibile spegnerlo con un’alternativa concreta".

La risposta a Golino è arrivata immediata dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni: "Per quanto mi riguarda sono d’accordo con Golino, perché per arrivare a chiudere il ciclo dei rifiuti con l’obiettivo di un’economia veramente circolare servono impianti per lo smaltimento dei rifiuti in prossimità. Credo che il confronto sugli impianti sia necessario, e che sia importante valutare i numeri. Sono favorevole a valorizzare gli impianti già esistenti, e a discutere nel merito dell’AIA, ma col punto fermo che serva prima un accordo con il territorio, so che a Livorno il termovalorizzatore è un tema che fa molto discutere, tuttavia una questione importante è evitare che i rifiuti vadano in discarica, visto che per la direttiva europea sull’economia circolare in Toscana entro il 2035 dovremo passare dal 34% al 10% di conferimento dei rifiuti urbani in discarica".

Il sindaco Luca Salvetti nel suo discorso di apertura alla conferenza, ha ribadito la posizione dell’amministrazione favorevole alla chiusura dell’impianto entro la fine del 2023, ma ha anche detto che il processo sarà portato avanti tenendo conto delle esigenze occupazionali ed economiche di Aamps, sostenendo che tra pochi giorni saranno resi pubblici i dati, grazie ai quali sarà possibile fare un’approfondita valutazione per l’Aia.

Simone Bacci