"Rimateria fallita 5 mesi fa, siamo sempre fermi"

L’ex assessore Gelichi critica l’amministrazione "Non si è fatto abbastanza per risolvere il problema"

"Dopo cinque mesi dal fallimento di Rimateria sul fronte discariche siamo in un preoccupante stallo". A dichiararlo è Riccardo Gelichi (foto) portavoce di Ascolta Piombino. ‘Ad oggi non ci risulta che alla curatrice fallimentare sia stato concesso l’esercizio provvisorio. Sappiamo che alcuni dipendenti lavorano per consentire lo svolgimento delle attività legate al percolato e al biogas, così come proseguono i contatti con aziende interessate e rilevare un ramo d’azienda con gli attuali impianti. Che cosa rimarrebbe da fare: la regimazione idraulica sia della discarica ex Lucchini che dell’ex Asiu con la relativa copertura, da aggiungere la gestione del post mortem "rimozione del percolato"; rimarrebbero ancora 60.000 metri cubi da coltivare ma non basterebbero a coprire le cifre necessarie per le prescrizioni. I 36 ettari ‘abusivi’, paiono non destare problemi, poiché il percolato va direttamente sotto terra, presumibilmente nella falda ma non vediamo forti prese di posizione di comitati o dell’amministrazione su questa sfumatura ambientale. Piombino avrebbe ancora tre discariche da chiudere Ex Asiu, ex Lucchini e la LI53, mentre le ex discariche di Poggio ai Venti attendono ancora la messa in sicurezza permanente. Qualcuno ha preferito far crollare la baracca e lasciare Piombino con questo enorme problema ambientale. Noi avevamo il dovere di fare le cose perbene, per la comunità, sistemare la difficile eredità di Asiu e convertirla in qualcosa di fondamentale per le bonifiche, siamo invece precipitati, per una precisa volontà politica, dentro una zona buia, dove gioca facile il populismo senza ragione e senza speranza, ma non è possibile pensare di rimanerci ancora per molto".

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