Sassicaia, chi è l'uomo che ha tentato l'estorsione alla Tenuta

In carcere l’uomo che ha tentato il ricatto da 150mila euro alla Tenuta San Guido per il Sassicaia. Lo hanno soprannominato "Unabomber informatico"

David Sirca

David Sirca

Livorno, 10 agosto 2022 - ​Lo hanno chiamato ’Unabomber informatico’ ricordando la vicenda dei pacchi bomba spediti a caso che aveva scosso il Nord Est anni fa. L’uomo accusato di aver tentato un’estorsione alla Tenuta San Guido di Bolgheri, minacciando di dare fuoco ai vigneti del Sassicaia, ora è in carcere a Trieste. Si chiama David Sirca, l’informatico di Malchina, sul Carso triestino, di 47 anni, denunciato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Livorno per aver tentato di estorcere 150mila euro dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Rocchetta che produce il vino Sassicaia a Bolgheri. Oltre alla vicenda del Sassicaia, Sirca deve rispondere di altri tentativi di estorsione. La tecnica utilizzata era sempre la stessa: chiedeva fino a 200 mila euro in cripto valute secondo modalità non tracciabili ad aziende produttrici d’acqua e catene di supermercati minacciando, in caso di mancato pagamento, di avvelenare cibo e acqua con iniezioni di cianuro e tallio, come accertato dall’inchiesta, coordinata dall’aggiunto della Procura di Roma Giovanni Conzo. Sirca, inoltre, stava già scontando la pena alternativa dei servizi sociali per frodi informatiche. Come riferisce l’agenzia Ansa, il quotidiano Il Piccolo di Trieste riporta alcune frasi dell’avvocata Astrid Vita, difensore di Sirca: "Il mio assistito si dichiara innocente, ha fatto delle cose sbagliate in passato ma non ha mai scritto ad alcuna azienda", precisando di aver "ricevuto lo scorso luglio due mail da un gruppo di hacker, in cui si sono assunti tutte le responsabilità del fatto. Spiegano che lui era riuscito ad avvicinarsi ai loro sistemi informatici, che loro non avevano gradito, e che per punirlo avevano inviato quelle mail di minacce a lui riconducibili, cercando di incastrarlo. Ora, di fatto, vogliono aiutarlo". In questo senso, la legale ha detto di aver già informato la Polizia postale di Roma.

Sirca nel passato aveva individuato le sue vittime soprattutto nella zona del Milanese, con qualche puntata in Emilia Romagna. In quell’occasione erano state 28 le persone truffate dal quarantasettenne che, dopo la condanna, stava scontando la pena in prova ai Servizi Sociali, Le indagini sul suo conto sono andate avanti per molto tempo e Sirca avrebbe fatto un passo falso, in occasione di una comunicazione con la persona che aveva finto di cedere al ricatto. Tra le aziende minacciate in questa operazione ci sarebbe stata anche la Barilla, che ha uno stabilimento nella provincia di Trieste. E’ stata la perqusizione nella sua casa nella frazione di Duino Aurisina a confermare i gravi sospetti sul quarantasettenne.