Sbloccati i bacini di carenaggio

Livorno, dopo sette anni di vicissitudini riparte un settore fondamentale. Concessione ad Azimut Benetti

Dopo sette anni e tante vicissitudini, è stato firmato meroledì il contratto di concessione per l’assegnazione ad Azimut Benetti dei bacini di carenaggio del porto di Livorno. Dopo l’annuncio dell’8 aprile, in occasione dell’incontro con la presidente del Propeller Club Gloria Giani, il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri è passato dalle parole ai fatti, mettendo la parola fine ad una storia durata quasi sette anni e iniziata con l’affondamento della nave oceanografica Urania all’interno del bacino galleggiante Mediterraneo che provocò la morte di un operaio di 38 anni avvenuta nell’agosto del 2015. Il bacino galleggante fini anche sotto sequestro fino al marzo 2017.

Le indagini che ne seguirono e le controversie sorte fra le assicurazioni, hanno determinato il blocco della procedura di affidamento per anni. A ritardare ulteriormente la quale hanno contribuito, successivamente, le iniziative legali della società di riparazioni navali Jobson, con l’obiettivo di contestare la validità dell’aggiudicazione provvisoria dei bacini alla concorrente Azimut Benetti.

Dopo aver congelato la procedura di gara, dando la sospensiva in attesa di decidere nel merito, a giugno del 2021 il Tar della Toscana si è pronunciato contro i ricorsi, dichiarandoli in parte improcedibili e in parte inammissibili.

A distanza di quasi un anno da quel pronunciamento, dopo aver completato tutti gli accertamenti del caso e aver atteso lo scadere dei termini per la proposizione da parte di Jobson di un eventuale ricorso in Consiglio di Stato, l’Authority ha dunque percorso l’ultimo passo verso l’assegnazione della concessione ad Azimut.

Esprime soddisfazione il segretario generale dell’Autorità portuale Matteo Paroli: “L’assegnazione della concessione al cantiere Azimut-Benetti dei circa 92 mila metri quadrati di specchi acquei che insistono fra le due banchine 76 e 78 dello scalo di Livorno, ha un valore storico enorme. Da dirigente del demanio predisposi, nel 2014, la procedura di gara dando così il via ad un percorso travagliato che oggi vedo finalmente concludersi".

Per il presidente Luciano Guerrieri, la firma dell’atto concessorio è "il tassello che mancava per lasciarci definitivamente alle spalle anni di tragedie, controversie legali e difficoltà operative".

"Ora – ha aggiunto – possiamo guardare al futuro con maggiore serenità. L’auspicio è che l’esercizio dell’attività concessoria garantisca il più ampio coinvolgimento delle imprese del territorio. Mi aspetto inoltre che la Società Azimut Benetti dia seguito agli attesi impegni di crescita occupazionale".

M.D.