"Scelta impopolare, ma necessaria"

Piombino, Giani ribadisce la posizione sul rigassificatore alla luce dell’intesa Letta-Calenda e parla della 398

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"Il rigassificatore va fatto per non soccombere davanti alla dipendenza dal gas russo, e quindi è indubbio che quello che hanno scritto personaggi autorevoli come Letta, Calenda e la Bonino, in quel patto, supporta questo lavoro". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana e commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, a proposito del patto di alleanza stipulato da Pd, Azione e Più Europa. "Sono convinto di quello che faccio, ritengo che il rigassificatore sia un costo che comporta per Piombino un sacrificio", ha spiegato Giani, a margine della firma di un protocollo per la sicurezza.

"Un lavoro non popolare a Piombino – ha proseguito Giani – ma le scelte che hanno poi un significato storico e che ci fanno dire che menomale quell’amministratore ha fatto i passi giusti. Sono scelte che spesso appaiono impopolari e che alla fine del salmo si rivelano invece quelle che hanno fatto crescere il benessere della cittadinanza"

Giani ha ribadito che "Piombino deve essere sostenuta nel rilancio della siderurgia, nel fatto che il rigassificatore ci possa stare per non più di tre anni perché nel frattempo Snam costruirà una piattaforma offshore, nel fatto di avere dieci punti di memorandum: a uno di questi punti ho lavorato anche ieri, andando a Roma a concordare l’inizio dei lavori per la strada 398". Intanto si muovono anche gli altri Paesi europei: la Germania che aveva una capacità di rigassificazione quasi nulla, ora sta procedendo a passo spedito, ha ordinato infatti cinque navi rigassificatore e ne vuole due operative già da quest`anno.