Livorno, sequestrati a un concessionario beni per 2,7 milioni

L'uomo è stato accusato di bancarotta fraudolenta aggravata

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Livorno, 6 luglio 2022 - Maxi operazione della guardia di finanza a Livorno. A un concessionario d'auto sono stati sequestrati beni per 2,7 milioni di euro. L'operazione è stata condotta dalla guardia di finanza livornese che ha attuato in via definitiva la misura a seguito di una bancarotta fraudolenta aggravata che ha coinvolto il rappresentante della concessionaria del 2016

All'imputato, al termine del patteggiamento, è stata applicata dal tribunale di Livorno la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, in relazione al delitto di bancarotta fraudolenta aggravata, all'esito del quale, nei giorni scorsi, è stata disposta, con sentenza divenuta definitiva, la confisca di quanto in precedenza sequestrato.

Dalla lunga indagine fiscale è venuto fuori come l'uomo avesse impropriamente utilizzato una somma vicina a 2,7 milioni di euro per finanziare altre imprese. Le indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Livorno, infatti, hanno portato alla luce finanziamenti a imprese collegate per oltre 2 milioni di euro, mai rientrati, nonché la sparizione dalla cassa di denaro contante per 324.000 euro per spese personali, oltre a ingiustificati compensi per amministratore pari a 365.000 euro, con il depauperamento di parte del patrimonio aziendale. 

Così nel febbraio 2017 su ordinanza emessa dal Gip di Livorno è stata applicata la misura di interdizione e divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale e ricoprire ruoli direttivi in persone giuridiche e imprese ai danni del titolare unico della concessionaria.

Inoltre, per tutelare i creditori nell'ambito della procedura di concordato preventivo, il Gip ha disposto, nei confronti dello stesso soggetto livornese, il sequestro preventivo della quota del 50% di un appartamento in provincia di Pisa (del valore complessivo di 252.000 euro) nonché di conti correnti bancari, sia personali che delle società che beneficiarono dei prestiti, per ulteriori 15.000 euro.