Le donne sono diventate una presenza consolidata anche per la Finanza. Tra i 360 militari delle fiamme gialle alle dipendenze del comando provinciale di Livorno (retto dal colonnello Gaetano Cutarelli) ce ne sono tredici. Di queste due sono ufficiali: Alessandra Castellan capitano al comando della Compagnia di Portoferraio. E il capitano Elena Mariotti che dirige la Compagnia di Cecina "Sono arrivata in Toscana a 27 anni e ho sempre subito il fascino della divisa già da quando ero scout. Perciò quando si è trattato di fare una scelta dopo le scuole superiori, non ho avuto dubbi. Agli ultimi due anni di liceo scientifico già mi preparavo alla selezione per la Guardia di Finanza. È successo nel 2012". L’orale, il tirocinio, le prove fisiche. "Tra queste – continua – la corsa sui mille metri, il salto in lungo, il salto in alto e il lancio del peso. Mi ci volle un preparatore atletico. Quell’anno arrivarono 12mila domande: la scrematura avvenne nel pre-test e sul tema. In mille ci cimentammo con le prove successive. Le passai ed entrai in Accademia: 3 anni a Bergamo e 2 anni a Roma". Un lavoro molto particolare che può condizionare la vita: "In generale è condizionata dalla particolarità di questo lavoro – dice il capitano la differenza di genere non c’entra nulla. La diversità poi è una ricchezza. Meglio però sarebbe dire che non esistono differenze tra uomini e donne nella Guardia di Finanza". Elena Mariotti ha 29 anni, è marchigiana di Falconara Marittima, ha due sorelle la più grande è anestesista, la più piccola è alle elementari. Ama lo sport: la corsa, la bici. "Questa carriera offre molte soddisfazioni e opportunità. Ricordo l’’indagine fiscale del 2020 ‘Confusion’. Ci permise di far emergere indebite compensazioni di debiti tributari e una frode fiscale finalizzata all’evasione dell’Iva con ...
© Riproduzione riservata