L’Irpet: “Livorno e provincia sono fra le più sicure d’Italia”

Il rapporto sull’incidenza della delittuosità utilizza i dati consolidati relativi all’anno 2021

Carabinieri e polizia in un servizio di ordine pubblico

Carabinieri e polizia in un servizio di ordine pubblico

Livorno, 20 giugno 2023 – La provincia di Livorno rientra tra le prime 25 in Italia per minore incidenza di delittuosità secondo il Rapporto Irpet 2021.

Questo piazzamento sarebbe dunque positivo per il nostro territorio. Ma questo dato risente l’effetto della pandemia e dei lockdown.

La Toscana si colloca da 20 anni al sesto posto della graduatoria regionale per tasso di delittuosità, con 3.812 reati per 100mila abitanti nel 2021, al di sotto delle principali regioni del centro nord. È questo il dato principale che emerge dal Rapporto Irpet 2021 sulla sicurezza in Toscana, presentato ieri mattina a Firenze alla Presidenza della Regione.

Sono tre le province toscane che si classificano tra le prime 25 in Italia per incidenza di delittuosità: Firenze (settima, con un tasso di 4.719 per 100mila abitanti), Prato (ottava con 4.403) e Livorno (nona con 4.257).

L’analisi, che utilizza i dati consolidati relativi all’anno 2021, evidenzia anche che il numero di reati denunciati, 140mila e in calo costante dal 2013, riporta la Toscana ai livelli di fine anni ’90. Le tipologie di reato in calo sia nel 2020 sia nel 2021 sono stati: i furti con destrezza, più che dimezzati nell’anno del lock-down per pandemia, le rapine in abitazione e negli esercizi commerciali (in gran parte chiusi per la pandemia), i reati legati agli stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione (sempre effetto del lockdown. Dunque il quadro che emerge dall’analisi di Irpet è fortemente condizionato dalla situazione pandemica.

A Livorno tuttavia, statistiche a parte, soprattutto nel 2021 i reati commessi ai danni di esercizi commerciali conobbe un’impennata favorita dalla “desertificazione” di strade e piazze totalmente spopolate anche nelle prime ore della sera. E lo spaccio degli stupefacenti proseguì, nonostante le limitazioni a circolare per chiunque, con il sistema del “delivery” nelle sue forme più disparate.