"Sono omosessuale e Oriana non era omofoba"

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Quando si parla di Oriana Fallaci, i suoi detrattori tirano in ballo anche la sua presunta omofobia. Ma a tappare la bocca a tutti ieri nell’aula del consiglio comunal di Livorno, ci ha pensato Gianluca Di Liberti del gruppo della Lega, prima dichiarando la sua omosessualità, poi chiarendo come la pensava la grande giornalista e scrittrice alla quale a Livorno non sarà intitolata nemmeno una panchina, perché la maggioranza di centrosinistra l’ha definita "divisiva e non in armonia con lo spirito inclusivo della città" .

"La Fallaci non aveva il bavaglio e le sue parole vanno contestualizzate specie nel periodo immediatamente successivo all’attentato alle Torri Gemelle a New York – è stata la premessa del consigliere Di Liberti – A dispetto di chi l’ha definita tale anche in questa aula, non era omofoba, ma solo contraria alle adozioni per le coppie omosessuali". Mentre dai banchi del centrosinistra partivano gli strali, Di Libereti ha zittito tutti: "Sono omosessuale e vivo con il mio compagno. La Fallaci a suo tempo ha contestato che l’acquisizione dei diritti anche per gli omosessuali passasse attraverso lobby e poteri forti, perché in Italia c’è il pregiudizio di non voler conoscere. Livorno adesso fa lo stesso errore".

M.D.